L'ANALISI
15 Luglio 2025 - 05:25
CREMA - Un esempio lampante di quanto i cambiamenti climatici, che rendono le stagioni estive sempre più torride, vadano a incidere negativamente anche sulla spesa pubblica. Tocca livelli mai raggiunti in passato l’investimento del Comune per ‘dissetare’ i giovani alberi e le altre essenze, piantumate in parchi, giardini pubblici e aiuole della città. Quest’anno lo stanziamento per la cosiddetta irrigazione di sostegno ammonta a ben 62mila euro.
Un servizio che è stato affidato a un’impresa specializzata. Il contratto scadrà a fine dicembre con la possibilità che venga rinnovato anche nel 2026. In realtà si tratta di cinque mesi di impegno, con gli interventi che si concentrano nell’estate e con la possibilità di proseguire sino a ottobre, nel caso di un prolungamento del caldo.
«Questo investimento — spiegano dall’ufficio Ecologia e Ambiente dell’ente — è necessario per il periodo di ripresa vegetativa ed estivo. Procediamo con il servizio di bagnatura di fioriere e alberi di nuovo o recente impianto. L’appalto comprende anche piccole manutenzioni sempre inerenti al patrimonio verde. E gli incaricati dell’impresa specializzata nel settore potranno anche riconoscere eventuali necessità ed agire in autonomia affinché il patrimonio affidato sia mantenuto al meglio».
L’assessore all’Ambiente, Franco Bordo, conferma il picco di spesa degli ultimi anni. «Il susseguirsi di estati sempre più torride, con periodi siccitosi o comunque caratterizzati da una temperatura media molto elevata, richiede risorse da destinare precipuamente a questa finalità. Di fatto è un capitolo a parte della spesa di manutenzione del verde. Sino a pochi anni fa, i costi per le irrigazioni di sostegno ammontavano a poche migliaia di euro». Incide sull’incremento dell’impegno economico anche il fatto che, negli ultimi anni, già dopo il Covid, l’amministrazione abbia puntato decisamente sulle piantumazioni per arricchire il patrimonio arboreo cittadino: solo al parco della Pierina, recentemente riqualificato, sono state messe a dimora, l’anno scorso, ben 360 tra piante e arbusti. Di conseguenza c’è maggiore necessità di interventi mirati, per evitare una moria diffusa di alberelli.
«Abbiamo destinato una somma così importante per evitare che il caldo torrido possa mettere ko i giovani fusti». L’irrigazione di sostegno viene solitamente garantita agli esemplari nei primi due anni dalla messa a dimora, in modo da garantirne l’ottimale attecchimento. Crescendo la pianta si rinforza, le radici vanno in profondità e dunque riesce, in buona sostanza, a badare a se stessa. Gli operatori dell’impresa, nei loro interventi si avvalgono anche di piccole autobotti, dotate poi di manicotti in modo da riuscire a portare l’acqua anche nelle zone che non sono raggiungibili direttamente dalla strada.
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