L'ANALISI
07 Giugno 2025 - 12:53
ACQUANEGRA SUL CHIESE - L’iter per la realizzazione del ponte Bailey tra Calvatone e Acquanegra sul Chiese sta procedendo secondo i tempi previsti, con il progetto già in fase avanzata e in attesa del via libera del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. In estrema sintesi, è emerso questo dall’assemblea pubblica che venerdì, dalle 18.30, si è tenuta presso la sala civica Roberto Perini di Acquanegra. Una iniziativa pubblica di aggiornamento sull’iter delle opere previste.
A fare gli onori di casa il vicesindaco di Acquanegra, Nicola Bini, che ha sostituito la sindaca Monica De Pieri, assente per motivi di salute. Al suo fianco la sindaca di Calvatone, Valeria Patelli. L’incontro, promosso dalla Provincia di Cremona, ha visto la partecipazione del presidente Roberto Mariani, seduto accanto all’architetto Giulio Biroli, dirigente del settore Infrastrutture stradali della Provincia. Presente per la Provincia di Mantova il consigliere delegato Enrico Volpi.
Il primo a prendere la parola è stato proprio Biroli, che ha aggiornato i cittadini sulle attività svolte dall’ultima assemblea pubblica di gennaio a Calvatone. In questi mesi sono proseguiti i contatti con l’Esercito Italiano, che si occuperà della realizzazione dell’opera. Si tratta di un intervento inedito per i territori di Cremona e Mantova, ma caratterizzato dalla massima collaborazione con le autorità militari.
Il progetto di fattibilità tecnico-economica, approvato con delibera del presidente Mariani, rappresenta di fatto quella che un tempo veniva definita la fase del “progetto definitivo”, comprendendo studi, relazioni e pareri degli enti coinvolti. È attualmente in corso la conferenza dei servizi, che coinvolge tra gli altri, Comuni, Province, AIPO, Soprintendenza e Parco Oglio Sud. La scadenza per eventuali osservazioni è fissata al 21 giugno prossimo: al momento non sono state presentate osservazioni e si confida di poter chiudere la procedura senza particolari criticità. Permane un ultimo passaggio, ben definito, presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che dovrà approvare le linee guida per l’utilizzo e la realizzazione del ponte militare. Anche in questo caso sono già in corso interlocuzioni operative.
A seguire il presidente della Provincia di Cremona, Roberto Mariani: «Tutto ciò che dipende dalla Provincia di Cremona è stato puntualmente attuato e l’avanzamento dell’iter tecnico-amministrativo procede secondo il cronoprogramma definito nell’assemblea pubblica di gennaio a Calvatone. Una volta ottenuto il via libera dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, procederemo con la fase esecutiva. Politicamente ci siamo mobilitati a tutela delle attività produttive e commerciali, attivando tavoli di confronto. Proprio ieri si è riunito in Provincia il tavolo territoriale permanente con i consiglieri regionali e i sindaci dei maggiori centri. L’obiettivo è ottenere da Regione Lombardia misure di sostegno e ristoro per le attività penalizzate, come già accadde per il ponte sul Po a Casalmaggiore. Attendiamo ancora una risposta, nonostante una recente lettera firmata da Provincia di Cremona, Provincia di Mantova e Comune di Calvatone, indirizzata all’assessore regionale Guido Guidesi e al consigliere regionale Marcello Ventura».
Sulla stessa linea il consigliere mantovano Enrico Volpi, che ha confermato il rispetto dei tempi previsti e ricordato le sollecitazioni inviate alla Regione, attraverso l’assessore Guidesi. Patelli ha ribadito l’importanza di continuare a informare la cittadinanza e di mantenere alta l’attenzione, evidenziando come possano anche intervenire soggetti esterni in grado di rallentare l’iter. Sul fronte ristori, ha rilanciato l’ipotesi di agevolazioni locali sulla Tari, come avvenuto a Casalmaggiore.
Numerosi anche gli interventi del pubblico. In particolare Enrico Tavoni, in rappresentanza del comitato, ha sottolineato la distanza tra tempi burocratici e tempi tecnici: «I tempi burocratici sono i più pericolosi». Tavoni ha rimarcato la necessità di proseguire con un fronte unito, ma ha anche evidenziato l’assenza istituzionale dell’amministrazione comunale di Acquanegra sul Chiese, accusata di aver ostacolato la raccolta firme, definendola una pratica anacronistica, e di non aver sottoscritto la richiesta unitaria indirizzata alla Regione.
Il comitato ha chiesto un nuovo incontro di aggiornamento dopo l’estate, possibilmente a Calvatone. Una proposta accolta positivamente dai presenti, con l’intenzione di continuare a vigilare sull’avanzamento del progetto e a fare pressione per misure di sostegno alle attività commerciali. Altri cittadini e rappresentanti del Gruppo Ponte hanno ricordato le numerose firme raccolte a sostegno della causa nei comuni di Acquanegra, Calvatone, Bozzolo, Asola e Canneto, denunciando tuttavia le difficoltà incontrate ad Acquanegra, dove l’amministrazione non ha favorito la raccolta nemmeno durante i mercati settimanali.
In chiusura, Biroli ha ricordato il grande lavoro svolto dagli uffici tecnici, in particolare per superare le complessità derivanti dal vincolo paesaggistico e storico imposto dalla Soprintendenza. Presenti in sala anche gli ingegneri Corradini e Rodella, progettisti incaricati. Patelli, raccogliendo l’invito all’unità, ha concluso l’incontro auspicando di proseguire insieme, senza divisioni, mantenendo alta l’attenzione sia sull’iter burocratico che sulla questione ristori, proponendo di ritrovarsi a Calvatone dopo il periodo delle fiere autunnali. Rispetto all’incontro di gennaio a Calvatone, la sala civica di Acquanegra ha registrato una partecipazione più contenuta e un dibattito prevalentemente tecnico.
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