L'ANALISI
ROMANENGO: LA TRAGEDIA
14 Maggio 2025 - 15:42
OFFANENGO - Liberata dal magistrato la salma di Cristiano Schiavini, l’operaio 59enne morto annegato martedì, dopo essere finito in un fosso a causa di un’uscita di strada mentre era al volante. I familiari potranno dunque ora organizzare la cerimonia funebre. Il feretro nel pomeriggio di martedì era stato trasferito a Cremona, dove il magistrato ha poi deciso di non disporre l’esame autoptico.
Nel frattempo la polizia stradale di Crema, intervenuta martedì alle 11.30 per i rilievi, ha completato le verifiche tecniche. Confermato che l’uscita di strada della Opel Corsa, sia avvenuta all’altezza di una doppia curva della provinciale 20 che da via Gorla a Romanengo porta verso la Melotta e il territorio di Casaletto di Sopra. Schiavini viaggiava in quella direzione, l’auto ha sbandato ed è finita nel canale irriguo pieno d’acqua che si trova sul lato opposto.
La Opel si è ribaltata e Schiavini è rimasto intrappolato nell’abitacolo, probabilmente già privo di sensi. Da qui l’annegamento. All’arrivo del medico del 118 e dei soccorritori del servizio di emergenza, non c’era più nulla da fare. Non è rimasto altro che constatare il decesso e recuperare la salma per poi affidarla alle pompe funebri per il trasporto a Cremona. Schiavini lavorava come operaio in una ditta dolciaria di Romanengo. Sposato, lascia anche una figlia che vive nella Bergamasca.
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