L'ANALISI
06 Maggio 2025 - 16:00
Un render dell'autostrada Cremona-Mantova
CREMONA - L’ennesimo tentativo di vendere il pacchetto di maggioranza di Centropadane Spa è fallito. Nessuna offerta è arrivata entro la scadenza del 30 aprile, nonostante la proroga di un mese concessa dai soci pubblici nella speranza che qualche investitore si facesse avanti. A darne comunicazione è stata la Provincia di Brescia, stazione appaltante per conto degli enti proprietari delle quote. È un esito che congela, ancora una volta, ogni prospettiva concreta per la realizzazione dell’autostrada Cremona-Mantova, progetto ritenuto strategico dai territori, ma bloccato da anni.
La vendita, partita da una base d’asta di circa 47,6 milioni di euro per il 69,19% del capitale della holding, includeva anche la partecipazione in Stradivaria Spa, la società concessionaria della futura autostrada. Il piano iniziale prevedeva che i soci – Province e Comuni di Cremona e Brescia, Aem Cremona, Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale e le Camere di commercio di Brescia, dell’Emilia e di Cremona-Mantova-Pavia – incassassero risorse importanti dalla cessione e riducessero al minimo la propria presenza societaria. Alla fine, sarebbero rimasti con un totale del 5% delle quote.
Ora la situazione è bloccata. I soci pubblici si riuniranno a breve per valutare le prossime mosse. Due le strade possibili: avviare una trattativa privata con soggetti che in passato avevano manifestato un interesse (tra cui alcuni fondi americani, mai formalmente presentatisi), oppure bandire una nuova asta abbassando la base d’asta di almeno il 20%. In entrambi i casi, resta il rischio concreto di un nuovo buco nell’acqua.
Ma non è solo il mercato a frenare l’operazione. Pesa come un macigno l’incertezza giudiziaria. È infatti ancora pendente al tribunale di Cremona un’istanza di fallimento contro Centropadane, Stradivaria e Brebemi. E resta aperto il contenzioso tra Aria Spa, società della Regione Lombardia, e Stradivaria davanti al tribunale di Milano, per l'acquisto del progetto autostradale da 25 milioni di euro, operazione bloccata dalla Corte dei Conti. L’ombra della magistratura sembra scoraggiare potenziali compratori, anche quelli più interessati.
Il progetto dell’autostrada Cremona-Mantova affonda le sue radici nei primi anni Duemila. A distanza di oltre vent’anni, però, resta sulla carta. Secondo i promotori, rappresenterebbe un collegamento strategico per lo sviluppo del territorio, anche in funzione del Tibre – il corridoio Tirreno-Brennero – che resterebbe monco senza questo tratto. Ma il contesto è profondamente cambiato. Il mondo ambientalista ritiene l’opera poco sostenibile e punta sul potenziamento della statale 10, ricordando anche che è in corso il raddoppio ferroviario.
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