L'ANALISI
26 Aprile 2025 - 14:01
SPINO D'ADDA - Successo dei carabinieri della Radiomobile di Crema nell'ambito dei controlli contro le attività di spaccio con un arresto scattato la mattina del 25 aprile a Spino d’Adda. Due giovani di 27 e 26 anni, pregiudicati e senza fissa dimora, sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
I militari si trovavano in paese quando, nei pressi della fermata dei bus di via della Vittoria, hanno notato due giovani che, alla vista dell’auto di servizio, si sono allontanati a passo spedito in direzioni differenti. Insospettiti, i carabinieri li hanno raggiunti, bloccati e identificati. I due erano privi di documenti e hanno fornito verbalmente le loro generalità. Entrambi avevano precedenti di polizia per stupefacenti ed erano molto nervosi.
Dalla perquisizione, il 26enne è stato trovato in possesso di 17 involucri contenenti marijuana e un bilancino elettronico di precisione che teneva nel marsupio, mentre il 27enne aveva 7 involucri contenenti sempre marijuana. I militari hanno accompagnato i due nella loro abitazione l'hanno perquisita, trovando materiale per il confezionamento delle dosi e denaro.
Al termine degli accertamenti, entrambi sono stati dichiarati in arresto per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e trattenuti nelle camere di sicurezza della compagnia di Crema in attesa dell’udienza di convalida della mattina del 26 aprile, conclusasi con la convalida dell’atto, la loro sottoposizione alla misura della custodia cautelare in carcere ed il rinvio dell’udienza al prossimo 21 maggio.
Il 26enne è stato anche arrestato perché colpito da un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Milano per due condanne. Il giovane, infatti, era stato arrestato due volte a Milano, nel maggio e nel settembre del 2024, per detenzione ai fini di spaccio di droga. Le condanne riportate, tenuto conto del periodo già scontato in custodia cautelare e divenute definitive, sono sfociate in un ordine di carcerazione a 10 mesi e 19 giorni di reclusione, ancora da eseguire perché il 26enne aveva fatto perdere le sue tracce. Ma la sua fuga si è interrotta ieri.
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