L'ANALISI
16 Aprile 2025 - 14:45
SPINO D'ADDA - Ha violato gli arresti domiciliari, ha aggredito la madre e han incontrato la fidanzata nonostante i divieti. Una serie di intemperanze che sono costate a un 30enne pregiudicato il trasferimento in carcere, compiuto dai carabinieri di Pandino nel pomeriggio del 15 aprile. L’uomo era stato arrestato in flagranza a metà febbraio scorso a Milano per detenzione e spaccio di stupefacenti. Dopo la convalida dell’atto, era stato messo agli arresti domiciliari.
Ma alcuni giorni fa la madre si è presentata dai carabinieri di Pandino, denunciando una grave aggressione subita da parte del figlio il giorno precedente, episodio culminante di una serie di atteggiamenti aggressivi che hanno gettato la donna in uno stato di agitazione. Inoltre, durante i controlli dei carabinieri, l’uomo è stato sorpreso in compagnia della fidanzata nonostante avesse il divieto di incontrare chiunque.
Informata l’Autorità Giudiziaria delle violazioni, il Gip del tribunale di Milano, tenendo conto che il 30enne ha dimostrato di non tenere in minima considerazione le regole imposte e i provvedimenti restrittivi, ha deciso per l’aggravamento della misura, revocando gli arresti domiciliari e applicando la misura della custodia cautelare in carcere. Lo stesso giorno, i militari di Pandino lo hanno arrestato e accompagnato al carcere di Lodi.
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