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Visita pastorale: «Siate più uniti e coraggiosi»

Il vescovo di Cremona Napolioni nelle parrocchie di Commessaggio, Belforte e Gazzuolo

Jacopo Orlo

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redazione@laprovinciacr.it

06 Aprile 2025 - 20:00

Visita pastorale: «Siate più uniti e coraggiosi»

COMMESSAGGIO - Con la messa di stamattina, nella chiesa di S. Albino vescovo, si è conclusa la visita pastorale di monsignor Antonio Napolioni nelle parrocchie di Belforte, Commessaggio e Gazzuolo. Il vescovo di Cremona, durante il fine settimana, ha visitato le tre comunità in terra mantovana della Diocesi cremonese: sono state l’ultima tappa di questo anno di visite nel territorio diocesano che termineranno nel 2026.

«Abbiamo condiviso incontri, conoscenze, ascolto della parola di Dio, momenti di preghiera e il desiderio di essere pellegrini di speranza – ha detto il vescovo nei saluti iniziali –. Non solo nel Giubileo ma in questa storia complessa, sfidante, paurosa ma che per noi credenti è storia di salvezza e salvati dal Salvatore».

Assieme a monsignor Napolioni sull’altare anche il parroco dell’unità pastorale don Roberto Pasetti e il collaboratore parrocchiale don Luigi Pisani. Alla celebrazione eucaristica era presente anche il sindaco di Commessaggio Alessandro Sarasini. La liturgia eucaristica, presieduta dal vescovo, ha rappresentato il momento culminante di un’esperienza ricca «di spunti di crescita ecclesiale che il vescovo ha seminato nelle nostre comunità. Desidero perciò ringraziarlo per il tempo che ci ha dedicato» ha detto don Pasetti.

«Vorrei anche ringraziare tutte le persone che hanno accolto l’invito ad essere disponibili, affinché questa esperienza potesse essere positiva per tanti di noi». L’episodio del Vangelo della donna adultera della quinta domenica di quaresima ha rappresentato l’occasione, per monsignor Napolioni, di sottolineare il «risveglio ad essere cristiani uniti e coraggiosi». È necessario «non dare l’ultima parola alla giustizia umana, sempre limitata se non vendicativa», bensì «far fiorire la speranza che viene dall’esperienza dell’amore di Dio che ci cambia il cuore».

Da qui l’invito alle parrocchie di «continuare un cammino di crescente unità, armonia, valorizzazione delle tante briciole di bene con una visione futura», e di «far conoscere alle persone un Cristo così innamorato della nostra umanità». Al termine della liturgia il sindaco ha regalato al vescovo, a nome della comunità commessaggese, una stampa in acquaforte raffigurante i principali simboli del paese.

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