L'ANALISI
27 Febbraio 2025 - 19:18
Gli ospedali di Cremona e Crema
CREMONA - L’ospedale di Cremona scala otto posizioni e si classifica 70° in Italia; quello di Crema risale undici gradini e raggiunge il 102° posto. L’edizione 2025 della graduatoria World’s Best Hospitals, stilata dalla rivista statunitense Newsweek in collaborazione con la piattaforma di dati globali Statista, certifica una doppia promozione per la sanità provinciale. La classifica viene compilata incrociando i risultati di un sondaggio online rivolto a decine di migliaia di medici esperti con un ampio insieme di dati pubblici provenienti da sondaggi condotti su pazienti nella fase di post ospedalizzazione.
I due principali presidi sanitari del territorio guadagnano dunque terreno nel quadro nazionale, a dispetto di punteggi in flessione: il Maggiore del capoluogo slitta in un anno dal 72.83% al 69.75%, mentre l’omologo cremasco scivola dal 71.26% al 67.54%. Nel perimetro regionale i due ospedali si piazzano rispettivamente 16° e 20°, migliorando rispettivamente di tre e sei posizioni rispetto all’anno passato. Newsweek, che ha preso in considerazione 140 delle oltre mille strutture sanitarie pubbliche e private accreditate in base ai dati ministeriali, ha incoronato come miglior ospedale d’Italia il Niguarda di Milano con uno score del 92.67%. Secondo posto per il Policlinico Gemelli di Roma (92.30%) e terzo gradino del podio per il San Raffaele di Milano (89.07%).
Un risultato «per nulla scontato che fa immenso piacere — commenta il direttore generale dell’Asst di Cremona Ezio Belleri —. Tenuto conto che vengono messi a confronto ospedali di dimensioni e potenzialità molto diverse, il posizionamento di Cremona è lusinghiero, soprattutto in virtù dei criteri di valutazione adottati che comprendono il parere di medici esperti, l’opinione degli utenti e il rispetto del programma nazionale degli esiti. Un risultato che senza dubbio è la somma dell’impegno e delle competenze dei professionisti dell’Asst di Cremona che ringrazio per il lavoro che svolgono ogni giorno. In prospettiva questo miglioramento va letto anche come un passo verso il nuovo ospedale che sarà organizzato in modo completamente diverso e punterà all’innovazione tecnologica tenendo fede a un principio irrinunciabile: offrire cure diversificate a tutti i pazienti in base al livello di complessità clinica».
«Siamo molto felici — commenta il direttore generale dell’ Asst di Crema Alessandro Cominelli –. Questa notizia ci dice che stiamo lavorando nella direzione giusta. Per questo intendo dire grazie ad ogni singolo professionista dell’Asst di Crema che nel corso di quest’anno ha saputo farsi carico dei bisogni dei pazienti, in un modo che supera la mera competenza, consentendoci di migliorare la percezione che gli utenti hanno del nostro ospedale. Sono convinto che l’ascolto attivo delle esigenze sia un punto di partenza imprescindibile per assicurare cure personalizzate, sicure e di qualità e per valorizzare la voce ed il pensiero delle persone di cui ogni giorno ci prendiamo cura. In linea con alcuni dei parametri valutati da Newsweek, in questo primo anno di mandato abbiamo intensificato le attività dedicate alla prevenzione, da intendersi come parte integrante del processo di cura e all’interno della quale ogni singola persona gioca un ruolo da protagonista nel prendersi a cuore la propria salute, incrementando così in ciascuno la percezione del benessere e della qualità di vita. In un’ottica di miglioramento continuo per il benessere della nostra comunità intendo continuare a lavorare con il mio team per fare ogni giorno sempre meglio».
Anche da Palazzo Lombardia arrivano reazioni positive alla nuova graduatoria di Newsweek. «L'eccellenza delle nostre strutture viene confermata anche da osservatori internazionali neutrali e indipendenti» dice l'assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso, evidenziando come tra gli ospedali italiani menzionati nella classifica 'World's Best Hospitals' di Newsweek, tra le top sette strutture specialistiche ci siano tre realtà lombarde: il centro cardiologico Monzino, l’Istituto europeo di oncologia e l’Istituto nazionale dei tumori. Bertolaso evidenzia il numero consistente di pazienti che raggiungono la Lombardia da ogni parte d’Italia e afferma: «Non è un caso che la nostra regione sia quella con la maggiore mobilità attiva».
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