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Il Panificio Casalani chiude: «Tasse e costi»

La frazione Brugnolo perde un pezzo di storia: domani sarà l'ultimo giorno di apertura dopo 67 anni

Davide Luigi Bazzani

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davideluigibazzani@gmail.com

14 Febbraio 2025 - 05:20

Il Panificio Casalani chiude: «Tasse e costi»

Miria Granelli e il marito Gianfranco Casalani

BRUGNOLO (RIVAROLO DEL RE) - Il paese perde un pezzo di storia. Domani sarà l’ultimo giorno di apertura per il Panificio Casalani di Brugnolo, frazione di Rivarolo del Re. Dopo 67 anni di attività, questa storica bottega a conduzione familiare abbasserà la saracinesca per sempre, lasciando un vuoto nel paese e nella comunità. A guidare il forno fino a oggi sono stati Gianfranco Casalani e sua moglie Miria Granelli, custodi di un’arte che ha attraversato generazioni, sfornando pane, dolci e specialità artigianali che hanno accompagnato la vita del paese.


Una chiusura che non è frutto di una scelta, ma di una necessità. «A breve i miei genitori chiuderanno l’attività, non perché lo vogliono, ma perché si trovano costretti» spiega la figlia Alessia Casalani. Tasse, spese e la riduzione della popolazione hanno reso insostenibile il proseguimento di una realtà che per decenni è stata un punto di riferimento.

«I piccoli paesi cessano di vivere quando chiudono le loro attività storiche. Non è una questione di demonizzare le grandi industrie, ma di riconoscere il valore inestimabile delle piccole botteghe», sottolinea Alessia, evidenziando come sempre più persone preferiscano fare acquisti nei supermercati, mettendo in difficoltà i piccoli commercianti. Gianfranco cambierà attività, diventerà dipendente. «Ci dispiace, soprattutto per il rapporto instaurato con la clientela, ma non abbiamo scelta», commenta Miria.


La storia del Panificio Casalani inizia alla fine degli anni Cinquanta, quando Virginio Casalani decide di aprire il forno. Nel 1973 la gestione passa a suo figlio Walter Casalani, che prosegue la tradizione per vent’anni, fino al passaggio di testimone nel 1992 al nipote Gianfranco Casalani e a sua moglie Miria. Per oltre tre decenni hanno mantenuto viva la qualità e l’artigianalità che hanno reso il panificio un’eccellenza locale, premiata nel 2018 con il ‘Massimo Alberini’ dell’Accademia Italiana della Cucina. Nel tempo, il forno è diventato sinonimo di pane fragrante, focacce, pizza, dolci, panettoni e colombe artigianali, biscotti e crostate, prodotti con ingredienti di alta qualità e realizzati con passione e dedizione. Con la chiusura del negozio si perde un luogo che ha dato identità e calore alla comunità.

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