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La piazzola ecologica chiude: «Ci sono soluzioni alternative»

Dal 3 marzo il centro di raccolta comunale sarà chiuso perché troppo vicino al depuratore di Padania Acque

Elisa Calamari

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08 Febbraio 2025 - 18:24

La piazzola ecologica chiude, va in un altro comune

Il sindaco di Gombito Mauro Ravanelli

GOMBITO - Dal 3 marzo il centro di raccolta comunale sarà chiuso, perché troppo vicino al depuratore di Padania Acque. Per conferire i rifiuti ingombranti i residenti d’ora in poi potranno contare su un servizio di raccolta porta a porta (prenotabile tramite il numero verde 800437678, online sul sito apricaspa.it, sull’app puliAmo), oppure recarsi in una delle sette piattaforme ecologiche sovracomunali dell’area: a Bagnolo Cremasco in via Lodi, a Castelleone in via per Corte Madama, a Montodine in via dell’Artigianato, a Offanengo sulla provinciale per Izano, a Pandino in via Bertolino, a Soncino in via Prevosta.


La novità è stata annunciata dal Comune e da Aprica (Gruppo A2A) mediante una informativa. Viene spiegato che la chiusura è legata «alle nuove normative dovute alla vicinanza con il depuratore: per motivi di sicurezza ambientale, non sarà più possibile smaltire i rifiuti nelle vicinanze di questo impianto». Viene subito precisato che ci saranno appunto soluzioni alternative.

Innanzitutto per smaltire sfalci e potature (erba, ramaglie, foglie) potrà essere utilizzato il cassone specifico presso il parcheggio di via cimitero. Poi la soluzione porta a porta per ingombranti come elettrodomestici e mobili, oppure le sette piazzole alternative, aperte 6 giorni su 7 inclusa la domenica, alle quali si può accedere con l’ecocard. Lì si potrà differenziare conferendo anche scarti vegetali, oli, legno, pile, metalli, vetro, lattine, plastica, inerti e altro materiale.


A margine il sindaco Mauro Ravanelli chiarisce: «Il nostro centro di raccolta, gestito da volontari, era ospite di un’area di Padania Acque. Non può restare lì ma quello più vicino, a Montodine, si trova a soli due chilometri. Ci sono le soluzioni alternative annunciate, che sperimenteremo, poi nei prossimi mesi valuteremo se sarà necessario o meno realizzare un’altra piazzola in altra posizione da individuare. Credo comunque che il futuro dei piccoli paesi sia fare cordata o gruppo per una serie di servizi, fra cui questo».

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