L'ANALISI
11 Gennaio 2025 - 11:07
CREMA - Ottocento nutrie abbattute dall’inizio del nuovo anno, 5mila nel 2024 e 9mila dall’inizio della campagna, avviata nel 2023. Tante, tantissime, ma non abbastanza per risolvere l’annoso problema. Basta percorrere la Gronda Nord a ovest della città per rendersi conto di quanto ancora ci sia da fare. «Abbiamo ripreso la campagna a novembre — spiega l’assessore comunale all’Ambiente Franco Bordo — dopo il termine dei raccolti nei campi e soltanto nelle prime due battute di quest’anno sono stati uccisi 800 esemplari. La squadra di cacciatori che è all’opera è salita da 12 a 14 componenti, ma non basta ancora per contenere il fenomeno».
L’intervento riguarda la zona del Moso, che man mano si allarga; ma la presenza de i grossi roditori è sempre massiccia. Il fatto che in questo punto della città scorra il Cresmiero ne fa un habitat ideale per le nutrie. «Vicino alle abitazioni e alle piste ciclabili — precisa l’assessore — non è possibile sparare. Sembra quasi che questi animali lo abbiano capito e infatti si sono rifugiati nel terreno tra il rondò dell’organo e Le Murie. Bisognerebbe poter intervenire con le carabine, ma non è consentito».
Nelle zone in cui non è possibile sparare, occorre utilizzare le gabbie per la cattura, che però sono molto meno efficaci e soprattutto richiedono più tempo per poche prede. Nonostante le limitazioni, che finora hanno impedito anche di liberare l’area compresa tra la caserma della polizia locale, il tratto finale del colatore Cresmiero e gli altri insediamenti di via Macello, la campagna va avanti e la volontà di Bordo è di allargare il raggio d’azione. «È mia intenzione convocare un nuovo incontro con tutti gli attori coinvolti, per rinnovare la collaborazione e poter essere ancora più incisivi».
Se la campagna di abbattimento prosegue con numeri alti, ma risultati non ancora percettibili, è perché le nutrie si riproducono a grande velocità. Le femmine di questi roditori originari del Sudamerica possono partorire due o tre volte l’anno, con una media di cinque piccoli. La nutria si nutre principalmente di vegetali e in generale non rappresenta un pericolo significativo per l’uomo, ma provoca danni ingenti all’agricoltura. Trovarsene una nel giardino di casa, come già è successo, non è poi così piacevole. Questi roditori possono arrivare a una lunghezza del corpo di oltre 60 centimetri, coda esclusa, e a un peso tra 5 e 10 chilogrammi, ma ce ne sono di molto più pesanti. I maschi sono solitamente più grandi delle femmine.
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