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OFFANENGO: LA STORIA

La Scala ha detto sì a Giada

A soli 19 anni selezionata per l’orchestra giovanile del prestigioso teatro: «Il mio sogno si avvera, lo dedico alla mia famiglia. Ma quanti sacrifici»

23 Novembre 2024 - 05:20

La Scala ha detto sì a Giada

OFFANENGO - Ha vinto la borsa di studio biennale del Teatro alla Scala prevalendo al termine di una selezione durissima, alla quale hanno partecipano più di cinquanta giovani musicisti, agguerriti e provenienti da tutto il mondo. L’età era compresa tra i 19 e i 26 anni, ma alla fine Giada Romanenghi si è imposta nella prova finale: ha conquistato il primo posto nel flauto ottavino e si è classificata tra i primi tre nel flauto traverso. Pur essendo la più giovane, la 19enne offanenghese ha convinto la giuria con una splendida esibizione dell’opera ‘Concerto di Vivaldi per ottavino e orchestra.


Il suo è un percorso che ha bruciato le tappe: in estate si è laureata nel corso triennale del conservatorio di Darfo, aggregato a quello di Brescia, costruendo la premessa indispensabile per poter accedere alla famosa orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala. Il provino ha fortemente convinto gli esaminatori e Giada potrà ora seguire gratuitamente, grazie alla borsa di studio, i corsi tenuti dai migliori professionisti.

«Era il mio grande sogno e si è avverato — ha dichiarato —. Ero emozionatissima, ma quando ho iniziato a suonare ogni paura si è dissolta. In questi anni di studio ho pensato spesso di non potercela fare. Devo ringraziare la mia famiglia che mi ha sempre sostenuto affrontando sacrifici molto importanti anche sul piano economico».


Un talento musicale, quello di Giada, che ha preso forma nelle istituzioni scolastiche del territorio. Ha frequentato le scuole medie con indirizzo musicale a Romanengo e poi ha proseguito sotto la cura della madre, Federica Ziliani, docente nel medesimo istituto e componente dell’orchestra di flauti ‘Zephirus’. Non appena è stata giudicata pronta anche Giada è stata accolta nell’orchestra. Il padre, Gianmaria Romanenghi, è docente di percussioni al conservatorio di Bolzano. Il fratello Mattia, iscritto alla facoltà di ingegneria ambientale, suona la batteria mentre la sorella più piccola, Serena Lucca, ha scelto il flauto.


Per Giada si apre ora un mondo completamente nuovo e molto sfidante. I giovani musicisti dell’Accademia hanno l’opportunità di studiare ed esibirsi anche all’estero con l’orchestra della filarmonica della Scala che è composta da 135 elementi e che ha una risonanza internazionale per l’attività sinfonica.

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