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IL CASO

Frode all'Unione Terre di Pievi e Castelli, Volpi: «Andremo fino in fondo»

Restituiti già 93mila euro. Il presidente: «Noi parte civile, il danno ammonta a non meno di 250mila euro»

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

24 Ottobre 2024 - 05:25

Frode all'Unione Terre di Pievi e Castelli, Volpi: «Andremo fino in fondo»

Nei riquadri Marcello Volpi e Isabella Cantalupo

ISOLA/TORRE/PESSINA - Dopo la sentenza di patteggiamento per due ex dipendenti dell’Unione Lombarda Terre di Pievi e Castelli (Isola Dovarese, Torre de’ Picenardi, Pessina Cremonese) accusati di peculato, l’ente è deciso a proseguire la battaglia per recuperare i danni subiti, oltre ai 93mila euro già restituiti. Il presidente dell’Unione, Marcello Volpi, sindaco di Torre, chiarisce che ad avviso degli amministratori il danno complessivo «ammonta a non meno di 250mila euro. Dalla sentenza di patteggiamento abbiamo cinque anni di tempo per chiedere il risarcimento dei danni», aggiungendo che l’importo stimato tiene conto non solo del danno economico, ma anche di quello di immagine, oltre ai disagi operativi che l’Unione ha dovuto affrontare.


Volpi evidenzia come la situazione abbia creato difficoltà nell’esecuzione di pagamenti ai fornitori e nella gestione ordinaria degli uffici, aggravata dalla necessità di incaricare altro personale per rimediare alle mancanze provocate dalla vicenda. «Personalmente voglio seguire questa ‘partita’ fino in fondo, perché l’obiettivo è recuperare tutto ciò che è stato sottratto. I nostri uffici stanno ancora lavorando per sistemare l’arretrato e verificare ogni aspetto dei bilanci», aggiunge.


La vicenda è iniziata nel luglio 2022, quando la Guardia di Finanza di Cremona ha avviato un’indagine che ha portato alla scoperta di un sistema di frode messo in atto dai due dipendenti dell’Ufficio Ragioneria dell’Unione. Attraverso falsi mandati informatici di pagamento, i due riuscivano a trasferire fondi pubblici sui propri conti personali, utilizzando causali fittizie, come crediti Irpef inesistenti o somme non spettanti. L’indagine ha portato al recupero di una somma pari a 93mila euro, già versata nelle casse della tesoreria dell’Unione.


Lunedì scorso, durante l’udienza preliminare, i due ex dipendenti hanno patteggiato pene rispettivamente di 3 anni e 4 mesi e 2 anni e 10 mesi, con l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Per uno dei condannati, è in fase di valutazione la richiesta di affidamento ai servizi sociali. L’Unione, rappresentata dall'avvocato Isabella Cantalupo, si è costituita parte civile nel procedimento e intende proseguire la sua azione per ottenere il risarcimento dei danni in sede civile. Volpi sottolinea che, nonostante il patteggiamento, la strada per recuperare la totalità dei danni è ancora lunga, ma necessaria.

«Stiamo verificando attentamente tutti i bilanci, perché dobbiamo recuperare il più possibile. Questo sarà un percorso lungo e complesso, ma è indispensabile intraprenderlo – è la considerazione del primo cittadino di Torre –. È una questione di principio. Quanto avvenuto è così lontano dal mio modo di pensare che trovo doveroso fare ogni sforzo perché sia riparato il danno provocato all’Unione dei Comuni Terre di Pievi e Castelli. Lo dobbiamo a tutti i nostri concittadini».

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