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CASTELVERDE: IL LUTTO

Addio a Sisinio Locci, fondò Sa Domu Sarda

Militare alla Col di Lana, aveva 96 anni ed era il padre del sindaco Graziella

Luca Luigi Ugaglia

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redazione@laprovinciacr.it

15 Ottobre 2024 - 20:15

Addio a Sisinio Locci, fondò Sa Domu Sarda

CASTELVERDE - Addio a Sisinio Locci, cremonese d’adozione con la sua Sardegna sempre nel cuore. Aveva 96 anni ed era il padre del sindaco di Castelverde Graziella. Nato a Santa Teresa di Gallura, dopo aver lavorato nell’Erlaas, l’ente regionale della Sardegna per la lotta alla malaria nell’isola, come responsabile di zona, si era arruolato nell’esercito giungendo a Cremona nel 1954 e prendendo servizio presso l’11º Reggimento artiglieria da campagna di stanza alla caserma Col di Lana di via Brescia. Qui è rimasto fino alla pensione conseguendo il grado di maresciallo. Era attivo in città anche senza divisa, Sisinio. Con amici aveva fondato infatti sotto al Torrazzo il circolo culturale Sa Domu Sarda.

Il generale in congedo Mario Coppola, ex comandante della Col di Lana e del presidio militare cittadino Sisinio lo ha conosciuto bene: «All’epoca ero un giovane capitano – ricorda l’alto ufficiale – e il sergente maggiore Locci, che io chiamavo Sisinio e non con il grado perché con lui avevo maturato un ottimo rapporto di stima, amicizia e di affetto, era capoofficina, un asso dei motori: era in grado di risolvere qualsiasi problema alle macchine, che a quei tempi non erano così efficienti come quelle di oggi. Quando si verificava qualche problema tecnico interveniva lui con grande prontezza e perizia e i guai erano risolti, non ho mai capito come facesse a trovare in poco tempo i pezzi di ricambio e ad aggiustare i guasti. Era un grande lavoratore sempre di buonumore e con il sorriso, una persona squisita».


Cita anche un aneddoto, il generale: «Nell’imminenza della nascita di sua figlia Graziella, dovevamo partire per il campo e qualche giorno prima lui venne da me a chiedermi se poteva posticipare la partenza, io non ebbi alcun dubbio; ti autorizzo io e mi prendo io la responsabilità, stai accanto a tua moglie e a tua figlia, gli dissi, e ci raggiunge cinque giorni dopo; lo feci molto volentieri perché era davvero un ottimo collaboratore».


Anche Antonio Milia, attuale presidente dell’associazione Sa Domu Sarda ricorda con grande stima l’amico: «Sisinio è stato uno dei fautori del nostro circolo culturale - conferma il commendatore – e fin dalla costituzione si è dato da fare con grande impegno ed entusiasmo per promuovere a Cremona la nostra terra e la nostra cultura, rilanciando in occasione di eventi e iniziative i nostri prodotti; mancherà a tutti questa figura di conterraneo innamorato dei valori e delle tradizioni sarde».

«Nonostante le sue origine sarde – ricorda la figlia Graziella – mio padre ha vissuto l’intera vita a Cremona dedicandosi interamente al lavoro ed alla famiglia. Ha sempre vissuto con serietà ed altruismo rinunciando al prestigio che la carriera militare gli avrebbe potuto offrire. Con la Sardegna sempre nel cuore si è perfettamente integrato nella nostra città, tanto è che quando gli è stato offerto un trasferimento lavorativo nella sua terra, razionalmente ha scelto di restare a Cremona». I funerali di Sisinio Locci, che oltre a lei lascia la moglie Eleuteria, si terranno giovedì pomeriggio alle 15 nella chiesa di Castelnuovo del Zappa.

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