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PROVINCIA VERSO IL VOTO

Presentati candidati e firme, non ci sarà una terza lista

Partita ufficialmente la corsa al dopo Signoroni. Per Soldo (Pd) ultima ‘missione’, poi le dimissioni

Massimo Schettino

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mschettino@laprovinciacr.it

10 Settembre 2024 - 05:20

Presentati candidati e firme, non ci sarà una terza lista

Sopra il centrosinistra (ore 9) e sotto il centrodestra (ore 10.30)

CREMONA - Prima il centrosinistra e secondo il centrodestra. È questo l’ordine di presentazione, ieri mattina, in corso Vittorio Emanuele II, delle candidature alle elezioni provinciali del 29 settembre a cui sono chiamati sindaci e consiglieri comunali, corredate dai documenti richiesti. Alla lista dei 12 candidati consiglieri occorreva unire 66 firme di sostegno, mentre le sottoscrizioni in calce al nome del presidente dovevano essere 196. Il termine scadeva alle 12 e intorno alle 9 la delegazione del centrosinistra guidata dal candidato a presidente Roberto Mariani ha consegnato alle funzionarie della Provincia Paola Quarantani, Elisa Bentivoglio e Gabriella Anzani la lista dei 12 candidati consiglieri corredata da 85 firme di sostegno e 205 sottoscrizioni («ma ne abbiamo raccolte 240») che appoggiano la corsa del sindaco di Stagno Lombardo. Con Mariani c’era Giovanni Biondi (segretario provinciale di Italia Viva), delegato come referente organizzativo della lista.


Il centrodestra ha salito la scalinata del palazzo della Prefettura alle 10.30. La delegazione era composta dal coordinatore provinciale di Forza Italia e sindaco di Soncino, Gabriele Gallina e dal referente dell’Udc, Giuseppe Trespidi. Sottobraccio la cartellina con 250 firme circa a sostegno della candidatura a presidente di Alberto Sisti, primo cittadino di Castelvisconti, e 150 circa per la lista dei 12 consiglieri.


Non ci sarà, questa volta, una terza lista: ago della bilancia nello scorso consiglio e decisivi nel sostenere Mirko Signoroni, i ‘Civici di centrodestra’, infatti non hanno presentato candidati. Daranno indicazione di voto ai loro amministratori sia per il presidente che per i consiglieri e potrebbero essere decisivi nel fare prevalere uno schieramento piuttosto che l’altro. Tuttavia avranno eletti nel prossimo consiglio.


«Come centrodestra — spiega Gallina — siamo riusciti a formare una lista molto competitiva con 12 ottimi candidati, nei quali gli amministratori di centrodestra potranno riconoscersi per affinità amministrative, politiche e territoriali. I quattro candidati di Forza Italia, due sindaci e due vicesindaci, sono distribuiti su tutto il territorio provinciale: Gianni Rossoni e Sabrina Paulli sul cremasco, Marta Falco sul cremonese e Valeria Patelli sul casalasco. Siamo molto soddisfatti che Forza Italia e l’area popolare a cui facciamo riferimento possa esprimere il candidato presidente condiviso Sisti e per questo vorrei cogliere l’occasione per ringraziare gli altri partiti di centrodestra».


Marcello Ventura, segretario provinciale di Fratelli d’Italia, sottolinea: «Abbiamo cercato di coprire tutto il territorio e tutte le nostre cinque candidature sono persone di valore: Angela Migliorati, Federico Oneta, Roberto Rava, Maria Giovanna Ruffoni e Attilio Zabert. Signoroni ha cercato di lavorare al meglio possibile dopo la riforma Delrio che ha fatto mancare risorse e competenze. Adesso si può fare di più e con tutto il centrodestra abbiamo concordato alcuni temi su cui rendere il ruolo della Provincia più centrale nei rapporti con la Regione, in particolare lo sviluppo economico del porto, l’edilizia scolastica e le infrastrutture».


Assai più drastico il giudizio di Simone Bossi (Lega) sull’amministrazione Signoroni: «La conduzione disastrosa degli ultimi anni è sotto gli occhi di tutti, serve un cambiamento e noi ce la metteremo tutta per portare a casa questo risultato. Sono elezioni di secondo livello, quindi sono importanti i pesi e i numeri dicono che siamo lì lì». Quindi l’appello: «Sarà importante l’affluenza. L’ultima volta ha votato solo il 63%, mi auguro che questa volta gli amministratori della provincia diano un segnale di responsabilità». Tiziano Filipponi (Lega cremasca) è ottimista: «Siamo pronti per questo importante appuntamento con il nostro candidato Palmiro Bibiani. Ci sono fortissime probabilità di potercela fare. L’obiettivo è vincere per avere più contatti con la Regione e il Governo e avere le risorse per sistemare le priorità del territorio».


Le elezioni del 29, a cui il centrosinistra candida Mariani, saranno l’ultimo tornante da affrontare per il segretario provinciale del Pd Vittore Soldo che a giugno ha annunciato le dimissioni e che fra qualche giorno le rassegnerà, dopo aver portato a termine le due ultime missioni: il voto amministrativo e quello provinciale. «Il mio giudizio sull’esperienza di Signoroni è positivo, riconosco lo sforzo fatto e il grande impegno nelle difficoltà create da una legge Delrio rimasta monca. Non ci sono state le condizioni per una sua riconferma per molti motivi, ma la sua esperienza è servita per capire la necessità di modifica della normativa che regola l’agibilità della Provincia. La lista unitaria era proprio un tentativo di andare in quella direzione». Da Soldo, poi, arriva una riflessione di metodo: «È vero che i partiti devono fare la sintesi, ma queste sono elezioni di secondo livello e quindi sarebbe auspicabile se la partita delle candidature fosse presa in mano dai sindaci dei centri maggiori».

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