L'ANALISI
26 Giugno 2024 - 05:15
I partecipanti all’incontro pubblico
PIZZIGHETTONE - Entro metà luglio Rfi vuole arrivare a definire la variante al tracciato prescelta fra le quattro alternative proposte: «Comune di Pizzighettone, Comune di Maleo e Parco Adda Sud hanno idee differenti ed è dunque bene che si siedano attorno ad un tavolo per accordarsi». A dirlo è stato, lunedì sera, il consigliere regionale Matteo Piloni (Partito democratico) nell’incontro pubblico promosso in primis dalle consigliere di minoranza Elisa Mancinelli e Claudia Dioli.
Archiviate almeno temporaneamente le polemiche con il sindaco Luca Moggi – che aveva storto il naso davanti alla convocazione dell’appuntamento pubblico targato Pd – Piloni ha ricordato l’iter, il dibattito pubblico e l’importante conclusione a cui si è arrivati sul franco idraulico. «Rfi si è detta disponibile a verificare la possibilità che il sovrappasso si trasformi in un sottopasso – ha spiegato il consigliere regionale –, al di fuori dei verbali è un po’ di più di una semplice disponibilità e infatti ci si è dati appuntamento a Pizzighettone per un sopralluogo. Resta però il nodo delle quattro soluzioni alternative al tracciato, tutte a sud della linea ferroviaria esistente perché a nord le aree sono fortemente vincolate a livello paesaggistico e monumentale».
In merito, sul dossier conclusivo di Rfi si legge infatti che «la soluzione ottimale che rappresenta il giusto compromesso tra i vincoli e le esigenze manifestate dal territorio è quella in cui il tracciato ferroviario si stacca dalla linea storica ad est del passaggio a livello sulla sp 84 superata la nuova opera sostitutiva e tramite il posizionamento di flessi si allontana dall’abitato di Roggione, spostando il binario più prossimo all’abitato fino a circa 20 metri rispetto l’attuale binario». Lo scorso 15 giugno tali varianti sono arrivate sui tavoli dei due Comuni e del Parco ma, a detta di Piloni, Maleo e Adda Sud ne boccerebbero tre e l’Amministrazione di Pizzighettone (che si troverebbe dunque in minoranza) boccerebbe la quarta.
«L’utilità dell’incontro – ha commentato a margine Dioli rispondendo ancora una volta allo scetticismo di Moggi – è evidente: abbiamo infatti appreso che Rfi, ad un anno dall’avvio della procedura di dibattito pubblico, intende chiudere la partita e passare alla fase successiva (quella autorizzativa, ndr). L’anno decorre il 15 luglio, data sempre più prossima». Durante la serata sono intervenuti anche i rappresentanti del comitato civico nato proprio per difendere il paese dal tracciato del raddoppio, Giancarlo Bissolotti dell’altro gruppo di minoranza consiliare e alcuni pendolari.
In particolare, è stato fatto notare che lo spostamento del tracciato di 400 metri a sud creerebbe disagi proprio ai viaggiatori, costringendoli ad usare l’auto. Insomma, raggiungere un compromesso che possa accontentare tutti pare sempre più difficile. Anche per questo Piloni ha auspicato un intervento diretto della Re (anche su sua sollecitazione) per convocare un tavolo di confronto fra i due Comuni e il Parco.
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