L'ANALISI
29 Aprile 2024 - 12:11
Feruccio Romanenghi
RICENGO - Alla fine ha sciolto la riserva e ha detto sì. Ha accettato di ‘correre’ per un altro mandato di sindaco di Ricengo lasciando da parte stanchezza e voglia di ‘liberarsi’ dai vincoli che comporta la massima carica amministrativa. «Al paese, alla comunità – diceva Feruccio Romanenghi nel momento in cui valutava se cedere ancora alle sollecitazioni dei colleghi di giunta e consiglio per continuare l’esperienza di sindaco per altri cinque anni oppure mettersi da parte per dare spazio ad energie nuove – ho già dedicato una parte importante della mia vita come sindaco (tre mandati), assessore e consigliere per un totale di 25 anni (è nato nel 1962). Ora è giusto lanciare in pista qualcun altro».
Per questo ha atteso che venisse avanti qualche proposta nuova, «ma non è avvento». «Sono emerse difficoltà ed impedimenti di vario genere, a partire dal lavoro che non consentirebbe una presenza significativa in comune» afferma Romanenghi. Perciò eccolo qui, ancora in sella per pedalare verso il futuro. «La riflessione fatta con il gruppo è stata chiara e impegnativa. Questa è l’ultima volta che accetto di guidare l’amministrazione. Perciò dobbiamo cominciare a pensare al dopo cercando di mettere in lista qualche potenziale candidati in grado di fare il passo più importante ed impegnativo fra cinque anni».
I problemi di Ricengo con Bottaiano ed i Portici, Romanenghi li conosce molto bene, al pari delle risorse sulle quali l’amministrazione comunale può contare per affrontarli. Come ha fatto ultimamente con i danni procurati dal maltempo sugli edifici pubblici, primi fra tutti le scuole, la biblioteca, il municipio. «Conto molto sulla disponibilità di qualche consigliere e assessore per una collaborazione efficace ed un impegno proiettato nel futuro».
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