L'ANALISI
MAXI SEQUESTRO A SPINO D'ADDA
07 Marzo 2024 - 15:17
SPINO D'ADDA - Tre uomini arrestati per resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione, uso di targa contraffatta e porto abusivo di arma da sparo. Questo è il risultato dell'operazione dei carabinieri di Pandino messa in atto ieri, mercoledì 6 febbraio. I tre malviventi sono un 45enne, un 53enne e un 55enne pluripregiudicati e residenti nel Foggiano. Il tutto è partito da un normale controllo stradale dei militari.
Ieri mattina, verso le 10.30, una pattuglia della Radiomobile di Crema, durante il servizio di controllo del territorio, si è posizionata a Spino d’Adda lungo la SP 415 per controllare il traffico in entrata dal Lodigiano. Qui i militari hanno fermato una Jeep con quattro persone a bordo che si dirigeva verso Crema. I militari hanno deciso di controllare il mezzo perché i quattro occupanti continuavano a guardarli in modo circospetto. Intimato l’alt, il mezzo, anziché fermarsi, ha imboccato una strada laterale in direzione Lodi, svoltando in una strada sterrata che hanno percorso per un lungo tratto prima di rimanere impantanati in un terreno molto fangoso.
Con l'auto fuori uso, i quattro sono scesi e hanno iniziato a correre nelle campagne. Durante la fuga, uno di loro ha lanciato un fucile in un canale irriguo secco. I carabinieri li hanno inseguiti a piedi riuscendo a bloccarne due, il 53enne e il 55enne. Gli altri due sono scappati verso una cascina, quindi i militari hanno allertato altre pattuglie della zona fornendo loro una descrizione dei fuggitivi. La pattuglia della stazione di Pandino, pochi minuti dopo, ne ha intercettato e bloccato uno, il 45enne, che era stato visto alla guida della Jeep.
I tre sono stati ammanettati e, nel frattempo, sono intervenute altre pattuglie della compagnia di Crema per la ricerca del quarto uomo che è riuscito a scappare. I tre uomini sono stati perquisiti e addosso a uno di loro i militari hanno trovato due cartucce per fucile, un passamontagna, dei guanti e la somma di 5.000 euro; un altro aveva cappellini, scaldacollo e guanti mentre il terzo aveva alcune centinaia di euro in contanti. I carabinieri hanno poi perquisito l’auto e recuperato l’arma lanciata nel canale: un fucile con la canne mozze, rubato a inizio febbraio scorso in provincia di Savona, con dentro tre cartucce di cui due in canna.
È risultato anche che l'auto era stata rubata in provincia di Milano a fine febbraio scorso e la targa era stata contraffatta con della vernice nera. Al suo interno i carabinieri hanno trovato due disturbatori di frequenze (c.d. jammer), uno dei quali collegato ad una batteria per auto. Tutto ciò è stato sequestrato per procedere agli approfondimenti investigativi e tecnici per comprendere come i quattro siano entrati in possesso dell’arma e dell’auto rubata, oltre a capire perché si trovassero in territorio cremasco con un fucile con due colpi in canna. I tre uomini, dichiarati in arresto, sono stati accompagnati in caserma a Crema e poi al carcere di Cremona. L'udienza di convalida si è svolta stamattina e si è conclusa con la sottoposizione dei tre alla misura della custodia cautelare in carcere ed il rinvio dell’udienza al prossimo 8 maggio.
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