L'ANALISI
05 Marzo 2024 - 19:16
Il sindaco di Trigolo Mariella Marcarini e uno scorcio del municipio
TRIGOLO - Il sindaco in carica, Mariella Marcarini, si ricandiderà. L’annuncio è ora ufficiale: «C’è ancora tanto da fare e ci sono progetti in cantiere, e in corso, a cui non posso rinunciare. Ci tengo veramente molto a portare a termine quanto promesso e iniziato, dunque darò nuovamente la mia disponibilità». Al momento la sua lista, Crescere con Trigolo, è l’unica nell’agone. Nel 2019, ormai cinque anni fa, fu l’unico candidato a presentarsi, con la sua ‘Crescere’.
La promossero allora 654 votanti creando il consiglio comunale mono-colore civivo, da nove seggi, che ha governato il paese per un quinquennio. Marcarini, adesso, si prepara al bis. E, almeno sin qui, la strada pare assolutamente in discesa. Nel borgo, infatti, il consenso non manca di certo, anzi. Mancano poi, soprattutto, gli sfidanti. Ma non è per la fascia in sé o per bissare la percentuale bulgara che il sindaco torna in campo. Ci sono motivazioni molto più specifiche.
E rivela: «Stiamo riqualificando sia la scuola che il municipio. Si tratta di opere straordinariamente importanti e non nego che mi piacerebbe portarle a termine nel corso di un secondo mandato. Ci tengo veramente tanto. Inoltre – aggiunge – benché il programma elettorale sia ancora in fase di definizione e i tempi non siano ancora maturi per indicare le future prospettive, certamente ci sono molti altri obiettivi che mi sono posta e si è posto tutto il gruppo». Già, il gruppo. Perché, a tal proposito, chi farà parte della squadra? Le riserve, su questo aspetto, non sono ancora state sciolte: «Si sta formando in questi giorni – chiarisce Marcarini – e ne faranno parte tutte quelle persone che, sempre seguendo la filosofica di una lista che resta civica, condivideranno scopi comuni per il bene del nostro paese».
La chiosa è un bilancio dei cinque anni trascorsi: «Belli, ma anche intensi e difficili. D’altronde c’è stato il Covid – ricorda il primo cittadino – che ci ha colpito duramente e ha rallentato tutto e tutti. Poi la ripresa, quasi frenetica col Pnrr e il periodo del rilancio. Se dovessi tirare le somme della mia esperienza come amministratore – conclude – potrei definirla positiva. Ma c’è ancora molto da fare. Ecco perché corro ancora».
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