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Torna il report sulle imprese: quest’anno il Top è 500

Sabato 10 in edicola con La Provincia la consueta analisi dello stato di salute del territorio

La Provincia Redazione

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09 Febbraio 2024 - 05:20

Torna il report sulle imprese: quest’anno il Top è 500

CREMONA - Anche nella provincia di Cremona l’export è una determinante chiave per spiegare la crescita economica del 2022 e l’aumento dei ricavi per le imprese cremonesi. Tuttavia è da almeno 20 anni che il territorio cremonese è trainato da performance eccellenti sui mercati esteri.

In particolare, Cremona ogni anno realizza un tasso di crescita percentuale delle esportazioni tendenzialmente maggiore rispetto alla media lombarda. La forbice si allarga soprattutto dal 2008, anno della Grande Recessione. Lo spiega Fabio Antoldi, direttore del Centro di ricerca per lo sviluppo imprenditoriale (Cersi) dell’Università Cattolica che ha coordinato insieme al ricercatore Daniele Aglio ‘Top 500’, il report annuale delle più importanti società di capitali del territorio realizzato con La Provincia di Cremona e Crema, con l’Associazione Industriali di Cremona e il contributo di Cassa Padana.

Il volume sarà distribuito gratuitamente in edicola con il giornale di domani. Gli abbonati postali possono richiedere il ritiro della loro copia in edicola, in redazione o l’invio per posta chiamando il numero 0372/404511 per comunicare la loro scelta.

Con 140 pagine fitte di informazioni e di dati, il report è come sempre uno strumento di lavoro talmente apprezzato dal ‘mercato’ che quest’anno è cresciuto in maniera significativa: da 400 a 500 imprese.

Aperto dall’editoriale del direttore de La Provincia, Paolo Gualandris: ‘Un sistema in evoluzione. Produrre eccellenze paga e crea nuovi posti di lavoro’. Top 500 ospita una riflessione di Stefano Allegri, presidente dell’Associazione Industriali: ‘Un sistema produttivo che gode di buona salute e regge l’urto della crisi’ e di Antonio Davò, presidente del Credito Padano: ‘Fare rete per salvaguardare e sviluppare l’ecosistema imprenditoriale locale’. Non poteva mancare un documentato intervento di Gian Domenico Auricchio, Commissario straordinario della Camera di Commercio di Cremona: ‘Saper attrarre giovani talenti la vera scommessa’.

Poi l’analisi di Antoldi e Aglio e infine il cuore del report: la disanima delle 500 imprese curata da Antoldi e Daniele Cerrato, condirettore del Cersi.

Uno spaccato sempre più ampio e più preciso dell’economia provinciale, dal quale emergono chiaramente dati consolanti. Il 2022 è stato un buon anno segnato da ricavi di vendita, attivi e patrimonio netto in forte crescita rispetto all’anno precedente e una redditività in linea con quella, molto positiva del 2021. Benché alle prese con il post pandemia, con l’inflazione a due cifre e con guerre devastanti che mettono in discussione equilibri geopolitici ed economici, il territorio cresce sia in termini di occupati che in competitività internazionale.

Per quanto riguarda l’anagrafe, però, nel 2022 è ripresa la progressiva lenta erosione della popolazione imprenditoriale cremonese: il saldo naturale (imprese nuove iscritte – imprese cessate) è tornato negativo di 32 unità, dopo che nel 2021 era stato positivo; è un lieve calo, in linea però con un trend negativo decennale. Invece, bisogna guardare con prudenza alla diminuzione significativa e improvvisa dello stock totale di imprese, passate da 25.933 del 2021 a 24.977 del 2022 (-3,7%), perché tale riduzione dipende in gran parte da un intervento straordinario della Camera di Commercio, che ha cancellato d’ufficio dal Registro molti nominativi di imprese non più attive da tempo. Tuttavia quelle che restano sono più grandi e più solide. Ne guadagna il mercato del lavoro: gli addetti sono cresciuti di 2.400 unità.

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