L'ANALISI
08 Febbraio 2024 - 10:52
COMMESSAGGIO - «Nonostante il costo praticamente pari a zero dell’ambulatorio, nessun medico di medicina generale vuole aprire il proprio ambulatorio in paese». È piuttosto amareggiato il sindaco di Commessaggio Alessandro Sarasini, nell’illustrare una problematica ben nota anche nel territorio casalasco e cremonese e più in generale in tutti quei comuni di piccoli dimensioni.
«L’amministrazione, dopo innumerevoli solleciti da parte della cittadinanza e dopo due anni senza medico, ha messo a disposizione l’ambulatorio al piano terra del municipio, proponendo a tutti il comodato d’uso in forma gratuita – affitto e bollette – con a carico del professionista solo le spese di pulizia. Personalmente sono contrario a questa forma di gratuità ma il consiglio comunale unito ha deciso di deliberare in tal senso e io mi sono adattato. Sono stati contattati tutti i medici che hanno pazienti residenti in paese ma nessuno si è detto disposto a tornare o venirci per la prima volta, lasciandoci quindi senza il servizio. Basterebbe poco, anche una mezza giornata a settimana per venire incontro a quella fascia d’età che non usa l’automobile per muoversi e non è autonoma».
Il medico che era presente in paese ha chiuso l’ambulatorio concentrando l’attività a Sabbioneta. Sarasini non vede una soluzione positiva all’orizzonte. «I medici convenzionati con Ats Valpdana sono liberi professionisti pertanto non sono alle sue dipendenze, sono liberi di operare come meglio credono, anche a discapito dei loro stessi pazienti. Dispiace perché come amministrazione abbiamo fatto il massimo».
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