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PIZZIGHETTONE/ACQUANEGRA

Raddoppio ferroviario, le aziende alzano la voce: «Trasporto merci a rischio»

Nei giorni scorsi a depositare osservazioni è stata innanzitutto la Colata continua italiana (leader nella produzione di vergella e semilavorati di rame) che ha sede nella città dell’Adda

Elisa Calamari

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18 Gennaio 2024 - 10:04

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PIZZIGHETTONE/ACQUANEGRA - Sul progetto del raddoppio ferroviario ora alzano la voce anche le aziende del territorio, preoccupate per gli aspetti viabilistici e il trasporto merci a rischio. Nei giorni scorsi a depositare osservazioni è stata innanzitutto la Colata continua italiana (leader nella produzione di vergella e semilavorati di rame) che ha sede nella città dell’Adda. La premessa è che al fine di dare continuità alle proprie attività produttive, c’è una movimentazione di circa 20mila camion con una frequenza giornaliera compresa tra i 60 e i 90. A ciò va aggiunto che le maestranze sono oltre 200 di cui l’80% arriva dal lato nord del passaggio a livello che sarà interessato da lavori e soppressione, il restante dal lato sud.

I flussi sono cadenzati per tutte le 24 ore dato che i dipendenti operano in regime di tre turni lavorativi. «L’accesso allo stabilimento è caratterizzato attualmente da un curva con raggio ristretto - si legge sull’osservazione - e ipotizzare una strada secondaria ancora più vicina alla recinzione della Colata comporterebbe l’aggravarsi della condizione». Un altro contributo arriva dalla Veronesi-Aia Spa di Acquanegra, stabilimento di produzione mangimi. Presso la stazione ferroviaria del paese, infatti, è presente il raccordo ferroviario a servizio dell’attività, utilizzato per l’approvvigionamento in ingresso delle materie prime.

«L’interruzione prolungata di esercizio ferroviario - si legge sul documento appena depositato - implica l’impossibilità di approvvigionare lo stabilimento e, di conseguenza, comporta una riduzione pressoché totale della produzione, con un impatto significativo sull’alimentazione degli animali e su tutta la filiera. Altre modalità di approvvigionamento dello stabilimento, alla luce dei volumi ad oggi gestiti con la ferrovia non sono percorribili. Si richiede di valutare soluzioni progettuali e gestionali che evitino l’interruzione di esercizio prolungata per la stazione di Acquanegra e, di conseguenza, garantire la completa funzionalità del raccordo per tutta la durata dei lavori».

Queste ultime osservazioni sono state presentate anche durante l’incontro pubblico dell’altro ieri e da Rfi è stato risposto che sarà valutata un’eventuale revisione relativa proprio all’interruzione del tratto. Anche alla luce di queste situazioni, e per approfondire tematiche strettamente locali, i consiglieri pizzighettonesi Giancarlo Bissolotti e Marcello Melicchio hanno appena depositato una mozione per chiedere al sindaco Luca Moggi di convocare un ulteriore incontro pubblico nella città murata.

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