L'ANALISI
27 Ottobre 2023 - 17:25
Bignardi con Ravasi mentre consegnano i libri alla direttrice Simonini
PADERNO - La biblioteca di Faenza ‘risorge’ dalla disastrosa alluvione di inizio maggio anche grazie alla generosità dei cremonesi. Soprattutto di quelli con casa e famiglia a Persico Dosimo, Gadesco e Paderno. I loro amministratori locali hanno lanciato negli ultimi mesi la campagna solidale che le famiglie dei tre paesi hanno accolto volentieri, donando oltre cinquecento libri. Il sindaco di Persico Giuseppe Bignardi, accompagnato dalla vice di Paderno Simona Ravasi li ha consegnati giovedì al suo omologo della cittadina romagnola in provincia di Ravenna di quasi 59mila abitanti Massimo Isola e alla direttrice Daniela Simonini.
«Quest’estate – spiega Bignardi – quando abbiamo saputo che la biblioteca era stata pesantemente danneggiata e che c’era la possibilità di dare una mano proprio attraverso la raccolta di nuovi libri, abbiamo pensato subito di coinvolgere i nostri concittadini compresi quelli di Gadesco con cui siamo in Unione e ai quali si è aggiunto Paderno. La loro risposta è stata a dir poco eccezionale, sono arrivati un sacco di volumi con i quali abbiamo riempito almeno una settantina di scatoloni. Ci ha fatto veramente piacere registrare questa grande solidarietà che ci ha consentito di aiutare quelli che non conoscevamo e che comunque consideriamo amici, perché le foto e i filmati che documentano lo scempio nelle case private, nei negozi e negli enti pubblici portano tanta tristezza e commozione; sia il sindaco che la direttrice della biblioteca ci hanno ringraziato in maniera molto sentita e sincera e spero che da questa nostra iniziativa benefica possa nascere un rapporto duratura di scambio e conoscenza reciproco».
Soddisfazione anche dal braccio destro di Cristiano Strinati: «L’idea di collaborare – spiega la vice di Paderno – è nata da un post del Comune di Persico che lanciava appunto la campagna di raccolta dei libri da portare a Faenza che dopo l’alluvione ha perso sia la sala ragazzi che quella degli adulti; ho quindi chiesto a Giuseppe se potevano raccogliere anche noi del materiale, ci ha risposto di sì e quindi ci siamo attivati. Ci ha dato una grossa mano anche la fondazione S.S. Redentore di Castelverde. C’erano testi per adulti, bambini e ragazzi, alcuni completamente nuovi, altri poco usati. Il sindaco e la direttrice ci hanno accolto con calore e ci hanno mostrato subito quello che resta della biblioteca, si dovrà lavorare sodo per rifare gli impianti, ci hanno detto che stanno ancora aspettando gli aiuti dallo Stato e non si sa quando arriveranno».
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