L'ANALISI
28 Settembre 2023 - 05:25
La moneta coniata dal conte Sanseverino Vimercati nell’ultima fase del XIX secolo veniva utilizzata in paese
CASTEL GABBIANO - L’antica moneta torna in municipio. Il merito è di Costantino Dominoni, originario del paese, ma da tempo residente in un’altra località. Nei mesi scorsi ha ritrovato tra i beni dei propri avi un esemplare del cosiddetto ‘gettone’, una moneta che fece coniare il conte Alfonso Sanseverino Vimercati, per otto anni senatore del Regno, durante i governi della Sinistra storica, tra il 1881 e il 1888. In quel periodo Vimercati Sanseverino mise in atto questa iniziativa per favorire il commercio in paese. Sulle monete venne raffigurata la testa di profilo dello stesso conte, mentre sul retro il torrione medievale (dongione) di villa Griffoni Sant’Angelo.
«L’unica moneta custodita in Comune era stata trafugata decenni fa, adesso abbiamo l’occasione di riportarne una – sottolinea il sindaco Giorgio Sonzogni – grazie alla generosità e all’attenzione di Dominoni. Vogliamo celebrare con i cittadini questo ritrovamento e la successiva donazione. Per questo diamo appuntamento ai cittadini a sabato alle 10 in comune. Distribuiremo anche un piccolo opuscolo informativo, contenente dei cenni storici del paese e del periodo in cui le monete del conte Sanseverino Vimercati erano utilizzate per i commerci nel nostro territorio». Alla cerimonia interverrà anche il presidente del gruppo cultura l’Araldo Mario Cassi, che presenterà una relazione storica.
All’epoca del conio, le proprietà del conte, molto estese in varie parti della Lombardia, comprendevano anche la zona di confine tra Cremasco e Bassa bergamasca. Il senatore, ereditò nel 1878 dal padre Faustino oltre a tutti i possedimenti anche la Villa Griffoni Sant’Angelo situata in paese, che divenne la sua dimora abituale di villeggiatura, ma anche la base per seguire e controllare i suoi vari interessi nella zona.
Gabiano anticamente, poi Gabbiano e dal 1862 Castel Gabbiano, sin dalle origini fu un piccolo borgo costruito intorno al castello, che rimase in piedi fino al 1600, con la sua torre che ne divenne il simbolo. Tutt’intorno si sviluppo un piccolo centro rurale di forma quadrata, difeso da una struttura con mura e fossato. Nel secolo XVIII il castello venne sostituito dalla villa che assunse la funzione di casa di villeggiatura gentilizia con il grande giardino all’italiana. Nel contempo l’antico borgo divenne parte dell’azienda agricola dei Sanseverino Vimercati. L’antica torre rimase al suo posto ed è tuttora lì, a fianco della dimora.
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