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PIEVE D'OLMI/SAN DANIELE PO

Fusione sì, fusione no: è il derby dei comitati

Debiti, piani di rientro, prospettive future: la campagna referendaria si accende

Serena Ferpozzi

Email:

serena.ferpozzi@gmail.com

01 Settembre 2023 - 05:15

Fusione Pieve d'Olmi-San Daniele, altro passo

I municipi di Pieve d'Olmi e San Daniele Po

PIEVE D'OLMI/SAN DANIELE PO - Si scaldano i motori della campagna referendaria, in vista della consultazione del 24 settembre. In quel giorno infatti i residenti di San Daniele e Pieve d’Olmi dovranno decidere se approvare o meno il progetto di fusione dei due comuni. Da un lato il comitato per il No, coordinato da Simone Priori, ha già fissato quattro incontri con i cittadini dei due paesi per illustrare la propria contrarietà al processo. Dall’altro lato, proprio in questi giorni, sta nascendo il comitato per il Sì che ha come referente l’ex sindaco Giuseppe Fava, intenzionato a esporre la propria linea a favore dell’operazione avviata dalle due amministrazioni comunali.


Nel frattempo il comitato del No prosegue la sua campagna. «In caso di vittoria del No – spiega Priori - l’amministrazione di San Daniele Po, provvederà in proprio a saldare il debito accumulato. Al riguardo il documento della Corte dei Conti aggiornato al 2022, cita testualmente ‘a seguito dell'avvenuto accertamento di alcune incongruenze contabili, l'entità del debito complessivo per quote mutui e quote differite risulta pari a 2.823.627’, con un programma di rientro che terminerà nell'anno 2040. Sarà responsabilità del Comune di San Daniele Po mettere in atto soluzioni amministrative tali da non generare disservizi alla popolazione e alienazioni di strutture per servizi indispensabili.

Per il 'Sì' Giuseppe Fava

La vittoria del no eviterà difficoltà economiche in entrambi i paesi, che si sarebbero verificate in quanto i trasferimenti statali sarebbero stati utilizzati interamente per pagare i debiti pregressi, il residuo di cassa avrebbe lasciato spazio a pochissime manovre. Come ribadito in molte occasioni, i trasferimenti statali non sono garantiti nella loro interezza. La gestione dei plessi scolastici sarà estranea al processo di fusione, essendo collegata a dinamiche governative e demografiche. Pieve d'Olmi se bene amministrato, troverà nuove energie e idee di rilancio così come San Daniele Po.

Al contrario in caso di vittoria del Sì la tanto annunciata gestione proporzionale dei trasferimenti come potrà essere messa in atto se l’ammontare del debito di San Daniele Po è cosi sproporzionatamente alto. Le informazioni che sono state divulgate dalle Amministrazioni, relativamente allo stato attuale del debito sono state poco chiare, per noi è invece fondamentale ricevere informazioni chiare e dettagliate vista la rilevanza dei numeri e della situazione aggiornata per consentire un voto consapevole. Per fornire informazioni fondamentali e trasparenti ai fini di un voto consapevole, invitiamo i concittadini agli incontri pubblici in programma».

Per il 'No' Simone Priori


Il primo si terrà domenica dalle 8 alle 12 con un gazebo nella Piazza XXV Aprile di Pieve d'Olmi, il secondo il 10 settembre dalle 18 alle 22 sempre in piazza e gli ultimi due domenica 17 settembre dalle 19 alle 24 presso la Casa della Cultura di Pieve d'Olmi e il 20 settembre dalle 19 alle 24. Per contro Fava, che in questa prima fase di nascita del comitato del Sì, si fa portavoce dei motivi che stanno spingendo i cittadini a sostenerlo, spiega che «non entro nel merito delle cifre del debito, certo si tratta di una cifra importante, ma c’è anche un commissario che si sta occupando di tutto ciò, verso cui nutriamo la massima fiducia e che ha fatto un piano di rientro».

«Noi - continua - sosteniamo questo progetto perché riteniamo sia un’opportunità per entrambi i comuni che consentirebbe di ottenere contributi statali per i prossimi dieci anni così come previsto dalla legge. Permetterebbe inoltre di garantire un futuro certo alle scuole dei nostri paesi e di rendere più efficienti i servizi, unendo le forze e i dipendenti. Aver maggior personale, significa anche garantire un’apertura degli uffici o creare sinergie per fronteggiare gli interventi in campo sociale che, sono sempre più in aumento in entrambi i comuni». Anche il comitato per il Sì ha intenzione di programmare degli incontri: nello specifico due, uno a San Daniele e uno a Pieve d’Olmi, ma le date sono ancora in via di definizione.

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