L'ANALISI
02 Agosto 2023 - 05:15
Uno scorcio delle casematte del lato nord di Pizzighettone
PIZZIGHETTONE - L’impegno di Comune e Regione per portare nelle casematte lato nord botteghe, ristoranti e laboratori artigianali prosegue: espletate le prime procedure, restano 9 spazi da assegnare ad altrettanti operatori, così è stata decisa l’apertura di un nuovo avviso. E anche stavolta sono state previste due scadenze, la prima l’8 settembre e quella definitiva il 30 novembre. Entro le due date, dunque, ci sarà ancora la possibilità di aderire al finanziamento messo a disposizione dalla giunta lombarda. In campo ci sono complessivamente 4 milioni di euro, due dei quali derivano proprio dai fondi Arest di Regione Lombardia.
Come spiegato nei mesi scorsi dall’assessore Guido Guidesi, «l’obiettivo è migliorare l’attrattività del territorio e favorire l’economia locale, in questo caso il commercio e l’artigianato». I privati potranno occupare le casematte grazie ad un comodato d’uso gratuito, ma in cambio gli imprenditori comparteciperanno alle spese necessarie per la riqualificazione. A partire da quella dei tetti. Con i primi avvisi di manifestazione d’interesse (non vincolanti) si erano candidati in 14. La pratica, però, è stata portata avanti solo da una parte di essi. Per la gestione dell’intero complesso, intanto, il Comune aveva individuato la società Pizzighettone Fiere dell’Adda che intende trasferire la sua sede proprio nell’ex complesso militare di via Crema.
Al fine di portare a termine tutte le operazioni contenute nell’accordo di programma fino al termine (previsto nel 2025) l’amministrazione comunale ha deciso di avvalersi della collaborazione tecnica ed operativa della società Reindustria Rei di Cremona, con la quale è stata quindi approvata una convenzione. È stata anche bandita ed aggiudicata una procedura europea per la scelta del progettista che, esperite le formalità, inizierà la progettazione esecutiva delle opere, con il coinvolgimento anche degli operatori già assegnatari delle casematte.
Da indiscrezioni emerge che fra le realtà che si sarebbero già candidate ci sono bar e ristoranti, ma anche alcuni negozi, botteghe artistiche e artigianali, oltre ad attività che operano nel campo del benessere, della salute e della cura della persona. C’è anche chi, almeno inizialmente, aveva chiesto di poter ottenere in comodato più di una casamatta. Va ricordato che il progetto è possibile grazie al trasferimento delle mura, dal Demanio al Comune, siglato nel 2016.
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