L'ANALISI
21 Luglio 2023 - 05:00
Gli split in esposizione alla Comet
CREMONA - Un vero e proprio boom di vendite di condizionatori, fissi e portatili, ma anche di semplici ventilatori: alcuni addetti ai lavori quantificano un incremento del 50% nelle ultime due settimane, rispetto al periodo di inizio estate. L’assalto a rivenditori e negozi specializzati è cominciato con la prima ondata di calore di questo mese ed è esploso negli ultimi giorni, quando le temperature in città e nel territorio si sono fatte insopportabili, anche oltre i 38 gradi centigradi, con una percepita superiore ai 40 gradi a causa dell’umidità.
Impossibile restare in casa senza un impianto di climatizzazione o almeno un ventilatore. Altrettanto dormire la notte. L’unico modo per difendersi dall’afa opprimente è ricorrere alla tecnologia, il problema, come fanno presente gli operatori del settore, è che al momento i tempi per l’installazione di un impianto fisso si sono dilatati in maniera importante, proprio a causa della richiesta.
«I tecnici, che sono ovviamente specializzati e in possesso di tutte le certificazioni necessarie per effettuare questi lavori delicati, sono oberati di lavoro – sottolinea Attilio Buttarelli, titolare dell’omonimo store Expert di via Castelleonese –: di conseguenza il cliente che si presenta oggi per acquistare uno split a parete deve aspettare dalle due alle tre settimane. Il gran caldo di questi giorni ha sicuramente peggiorato la situazione a livello di tempi di attesa. L’alternativa? Acquistare un impianto portatile, noi consigliamo prodotti idonei a varie esigenze, innanzi tutto in base alle dimensioni dell’ambiente da raffrescare. Da questo punto di vista non ci sono problemi di forniture. Abbiamo prodotti a sufficienza per soddisfare il fabbisogno, così come per i ventilatori. C’era stato solo qualche inghippo con le forniture a inizio stagione, ma per buona parte di giugno, stante le temperature ancora miti, la richiesta era stata relativa e dunque abbiamo fatto in tempo a rifornire i magazzini».
La stessa situazione si registra da Comet, altro centro specializzato nella vendita di condizionatori, situato anch’esso lungo la principale via di uscita dalla città in direzione di Milano. «Purtroppo c’è da aspettare per avere un impianto fisso a casa o in ufficio – confermano in negozio –: è inevitabile vista la domanda, cresciuta almeno del 50% nelle ultime settimane. Per il resto non ci sono problemi. In cinque minuti si esce da qui con un ventilatore o un condizionatore portatile in grado di portare un po’ di conforto».
Per fare confronti con il 2022 o gli anni precedenti è ancora presto, soprattutto rispetto a 12 mesi fa, quando l’estate fu ancora più torrida e si registrò il primato storico di acquisto di apparecchiature. Secondo il report di Assoclima sui dati di produzione, importazione, esportazione e installazione di climatizzatori e pompe di calore, le vendite raggiunsero un apice senza precedenti: un valore della produzione nazionale di poco superiore al miliardo di euro, in crescita del 29% rispetto all’anno precedente, mentre il mercato Italia aveva superato i 3 miliardi di euro, con un incremento del 35,5% rispetto al 2021.
Ad oggi, secondo uno studio pubblicato da Idealista, soltanto il 31% degli immobili sul mercato nazionale dispone di un condizionatore. Questi dati sono emersi dall’analisi di circa 580.000 abitazioni in vendita e in affitto pubblicate nel database del portale al 3 luglio. Vicenza e Pordenone sono le città con il record di abitazioni dotate di aria condizionata: il 54% del totale. Seguono Piacenza con il 52%, Parma, Cagliari e Cremona, tutte e tre al 51%, mentre Venezia chiude il lotto delle città almeno la metà del parco immobiliare è dotato di climatizzatore, con il 50%.
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