L'ANALISI
27 Giugno 2023 - 19:15
VIADANA - Si è spenta nelle prime ore di oggi al Maggiore di Cremona dove era ricoverata da un paio di giorni e con lei se ne va un pezzo importante della ‘viadanesità’. Cesira Sugarotti, 84 anni, in arte ‘Cicci’ non potrà più servire i suoi clienti da dietro il bancone come ha fatto per più di 70 anni. Dal 1982 gestiva il locale di via Mazzini — negli anni poi affiancata dalla figlia Nadia e dal compagno Guido Fiorini — ma la sua vita professionale era iniziata da ragazzina al bar Del Popolo in via Cavallotti, poi con la famiglia Mori al centrale di piazza Manzoni per poi spostarsi al Carrobbio dove aveva aperto un’osteria insieme al marito Antonio Lanfredi scomparso una ventina di anni fa.
Uno di quei locali della tradizione dove gli avventori erano quasi esclusivamente uomini. Che, però, dovevano misurarsi con il carattere forte della Cicci che sapeva bene come tenerli a bada e sistemare chi alzava la voce, magari a causa di qualche abbondante libagione. «Uno di quei luoghi — racconta un vecchio cliente — dove c’era scritto ‘Vietato sputare per terra’», tanto per intendersi.
Una donna forte che ha saputo affrontare le avversità della vita senza mai dimenticare il suo bar. «Anche dall’ospedale — ricordano Nadia e Guido — continuava a chiedere come andavano le cose, se c’erano clienti. E se qualcuno di noi andava a trovarla chiedeva sempre ‘Chi è rimasto con i clienti?’. Insomma, il bar era la sua casa».
Proverbiale anche la sua fede politica, ‘rossa’ come il fuoco. «Era un peperino — continuano Nadia e Guido — che non si faceva mettere i piedi in testa ma infondeva fiducia, tanto che le persone con lei si confidavano senza problemi. E lei le ascoltava con attenzione». La Cicci ha donato le cornee. Oggi il feretro sarà esposto nella camera mortuaria dell’Oglio Po e domani la partenza per Mantova dove verrà cremata. Un addio civile.
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