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Il Serio senza più la plastica, il Rotary investe a Sergnano

Grazie al progetto Mare Nostrum rimosse dalle anse tre tonnellate di rifiuti che sarebbero arrivate al mare

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

25 Giugno 2023 - 16:46

Il Serio senza più la plastica, il Rotary investe a Sergnano

SERGNANO - Grazie al Rotary le anse del Serio e il reticolo idrico minore del Cremasco vengono ripulite dalla plastica. Il primo intervento si è tenuto nei giorni scorsi ai margini del paese, in collaborazione con il consorzio Dunas (Dugali, Naviglio, Adda e Serio). Fondamentale il supporto tecnico e logistico di Linea gestioni, la società consortile che si occupa della raccolta rifiuti, e di altre realtè tecniche.

Il lavori di raccolta hanno portato al recupero di tre tonnellate di plastica. Ce n’è ancora parecchia lungo i corsi d’acqua del territorio: è prevista infatti una seconda operazione. Il tutto rientra nell’iniziativa ‘Mare Nostrum’ che il Rotary ha fatto partire ormai tre anni fa su tutto il territorio nazionale, proprio con l’intento di fermare la plastica che dai canali irrigui e dai piccoli corsi d’acqua, scende sino al mare diventando poi irrecuperabile.

«Intervenendo a monte, il recupero è assolutamente più semplice, diventa impossibile nel Grande fiume, ovvero il Po o addirittura quando il materiale si disperde in Adriatico e negli altri mari che bagnano la penisola – chiarisce Gabriele Grandini, del Rotary Milano, tra i promotori dell’iniziativa non solo a livello locale, ma regionale –: ci siamo appoggiati agli amici del Rotary Crema per far partire gli interventi anche nel Cremasco, dopo questa prima operazione di pulizia di una zona a ridosso del fiume Serio, ne seguiranno altre».

Mare Nostrum, si sviluppa come un programma pluriennale e si pone come obiettivo quello di agire con l’aiuto dei vari Rotary Club e club Rotaract della penisola, partners e sponsor che contribuiscono all’iniziativa sia sul piano operativo sia finanziario. «Non ci sovrapponiamo ad altri progetti di sensibilizzazione, da tempo in atto, per iniziare un percorso, senza dubbio faticoso e lungo ovvero quello di mettere fine all’abbandono della plastica – conclude Grandini –: è certamente un progetto impegnativo e difficile da realizzare, ma se non si fa il primo passo non si raggiungerà mai la meta. Ci occupiamo di organizzare e finanziare la pulizia dei corsi d’acqua minori, il recupero e lo smaltimento delle reti da pesca abbandonate in collaborazioni con la Guardia Costiera, Comuni e diving club locali».

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