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Consorzio del Gorgonzola, Auricchio confermato presidente

Resterà in carica fino al 2026. Al suo fianco i vice Dall’Asta (Lactalis) e Leonardi (Igor)

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

14 Giugno 2023 - 18:44

Consorzio del Gorgonzola, Auricchio confermato presidente

Antonio Auricchio

CREMONA - «Il mio compito è continuare ad essere il custode delle tradizioni italiane nella produzione casearia, formaggi d’eccellenza che tutto il mondo ci invidia: il mio lavoro come presidente del consorzio del Gorgonzola proseguirà nel puntare sulla valorizzazione di questa realtà di livello assoluto, sia nel nostro Paese, sia soprattutto all’estero». Nei giorni scorsi, Antonio Auricchio è stato confermato presidente dell’associazione che raggruppa i produttori del Gorgonzola.

Già ai vertici dell’omonima azienda di famiglia – l’Auricchio Spa, leader mondiale della produzione del Provolone – guida anche l’Associazione formaggi italiani dop. Il consiglio di amministrazione del consorzio ha voluto rinnovare per altri tre anni la fiducia all’imprenditore cremonese, che rimarrà in carica sino al 2026. Al fianco di Auricchio ci saranno i due vicepresidenti: Alberto Dall’Asta di Lactalis e Fabio Leonardi di Igor spa. Il consorzio è il terzo come importanza tra quelli che raggruppano produttori italiani di formaggi dop e si occupano della loro tutela. Una produzione di cinque milioni e ducentomila forme l’anno, di cui il 42% viene esportato.

«Sicuramente è singolare che ci sia un cremonese, per di più legato a livello di storia familiare alla produzione di provolone, alla guida di una realtà del novarese che promuove una tipicità locale – ammette il presidente –: credo che chi tre anni fa mi ha eletto, e poi ora ha scelto di riconfermarmi, abbia voluto puntare sulla mia esperienza nel settore. Sono da sempre abituato a credere in quello che faccio, a maggior ragione ora: se indosso una casacca la onoro fino alla fine». Il lavoro da fare nel secondo mandato, sarà in continuità con quanto realizzato tra il 2020 oggi.

«Nel nostro Paese – conclude Auricchio – tutti i consorzi di tutela dei prodotti dop sono impegnati in una sola grande sfida, valorizzare il ‘Made in Italy’. Il Gorgonzola è un marchio protetto in 74 paesi, ma ci sono ovviamente delle imitazioni. Vale per tutti i grandi formaggi italiani, dal Pecorino che io amo chiamare dei Romani, per ricordare la grande storia che c’è dietro, al Parimigiano, dal Grana Padano al Provolone. Possiamo vincere questo tipo di concorrenza solo puntando sull’estrema qualità del prodotto. È l’unica strada da seguire per conquistare il consumatore. Lo dobbiamo anche a chi vive di questa produzione, ai territori, alle famiglie e alle imprese che stanno dietro le nostre grandi tradizioni».

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