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SAN BASSANO

Gemellaggio con Lodi, via libera dai cittadini

Domenica la doppia firma sull’accordo con la città rivierasca. Papa: forte impegno e collaborazione

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

08 Maggio 2023 - 05:15

Gemellaggio con Lodi, via libera dai cittadini

Il sindaco Giuseppe Papa e lo storico bibliotecario Maurizio Bonardi presentano il progetto di gemellaggio

SAN BASSANO - Adesso manca davvero solo la firma. Nel weekend appena trascorso, a San Bassano, amministratori e ricercatori storici hanno incontrato i cittadini per spiegare le ragioni del prossimo gemellaggio con la città di Lodi. E l’iniziativa è stata promossa da tutti i presenti. Il sindaco Giuseppe Papa: «Una bellissima serata che ha dimostrato una volta di più l’attaccamento dei sanbassanesi alle loro tradizioni e alla loro storia».


Domenica ci si troverà in piazza per la doppia firma. E allora un gemellaggio che nello spirito esiste da oltre mezzo secolo, diventerà finalmente ufficiale. Intanto, però, l’amministrazione di San Bassano non ha voluto bruciare le tappe e ha preferito muoversi solo con l’approvazione di tutti i cittadini, che hanno risposto riempiendo la sala teatro dell’oratorio. Con Lodi, alla fine, si vogliono davvero gemellare tutti. Merito anche dell’esaustiva e dotta spiegazione fornita dal bibliotecario del paese, Maurizio Bonardi, che ha riavvolto quel filo rosso che ha unito le cittadine dal ‘300 a oggi.


Non sono mancati momenti molto toccanti, in particolare quando è stato proiettato un mini-film, con una galleria fotografica di scatti risalenti al ‘Grande pellegrinaggio San Bassano-Lodi’ del 1965. C’è chi ha rivisto immortalati nonni, mamme e papà, chi si è riscoperto giovane, chi ha recuperato ricordi ormai sfumati. Il tutto grazie alla gentile concessione della famiglia Ventura, proprietaria dei ‘bianco e nero’. San Bassano è già gemellata con Aquino, nel Lazio, e la francese Arceau. Ma perché ora si guarda a Lodi e, soprattutto, cos’hanno in comune due realtà apparentemente distanti? Molto più di quanto ci si possa immaginare, in realtà.

Uno scatto in bianco e nero dal pellegrinaggio degli anni ‘60

A partire dal patrono: San Bassiano, vescovo lodigiano per l’appunto, a cui il Comune cremonese deve il nome. Ma c’è anche un percorso simile, soprattutto per la crescita e l’età dell’oro trovata nel medioevo, fino ad altri più piccoli ma significativi dettagli. Ma la collaborazione non sarà solo un atto formale: «Credo – ha spiegato il primo cittadino – che il senso di un gemellaggio si trovi in una fattiva collaborazione dal punto di vista sociale, culturale, religioso ma anche dello sviluppo imprenditoriale. Faremo dunque tutto il possibile, su entrambi i fronti, per consolidare vere e proprie attività comuni per far crescere le nostre realtà vicendevolmente».

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