Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

L'ERRORE

Cittadini liguri sbagliano il codice comunale per pagare la Tari e i soldi arrivano a Tornata

Una lettera errata nel modello F24 porta il pagamento di sei abitanti di Santa Margherita Ligure al Comune cremonese, che provvederà a ‘rigirare’ il denaro all’ente locale della provincia di Genova

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

27 Aprile 2023 - 18:36

Tari, associazioni sul piede di guerra

Un modulo di pagamento della Tari

TORNATA - Quando basta una lettera sbagliata in un documento per mandare soldi al destinatario sbagliato. È avvenuto a sei cittadini di Santa Margherita Ligure, che anziché pagare la Tari 2022 al proprio comune l’hanno mandata al Comune di Tornata. L’errore è stato subito trovato e ora il piccolo Comune cremonese provvederà a ‘rigirare’ il denaro all’ente locale della provincia di Genova. Tutto è nato dalla errata indicazione dei contribuenti liguri del codice comunale L225 anziché il corretto codice I225 nel modello F24 di pagamento.

Il cittadino P.M.T. ha pertanto pagato 152 euro a Tornata, V.F. 307, B.S.M. 483, C.G. 262, N.G. 121,33, B.P. 335. Va ricordato che il rimborso delle somme versate e non dovute deve essere richiesto dal contribuente entro il termine di cinque anni dal giorno del versamento. L’ente locale provvede ad effettuare il rimborso entro centottanta giorni dalla data di presentazione dell’istanza. Il Comune di Tornata ha ovviamente avuto un riscontro dalle riscossioni presenti nella propria banca dati dei tributi.

Quando un contribuente versa un tributo locale a un Comune non competente compilando in modo errato il campo ‘codice ente’ del modello F24, può comunicare l'errore e chiedere il riversamento dell'importo al Comune competente. La domanda deve essere presentata al Comune che ha ricevuto l’errato versamento. La norma semplifica quindi gli adempimenti del contribuente che deve solo comunicare l'errore agli enti interessati.

La procedura di riversamento si applica su Imu, Tasi e Tari. Per l’Agenzia delle Entrate gli errori più frequenti nella compilazione dei modelli di versamento consistono nella sbagliata indicazione del codice tributo, del periodo di riferimento e del codice fiscale. Per l'omessa presentazione del modello F24 con saldo zero, la legge prevede l'applicazione di una sanzione di 100 euro, ridotta a 50 se il ritardo non è superiore a cinque giorni lavorativi. Per regolarizzare questa violazione è possibile ricorrere al ravvedimento, con il pagamento di sanzioni. 

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400