L'ANALISI
08 Marzo 2023 - 18:49
PIZZIGHETTONE - La stazione ferroviaria di Ponte d’Adda presa di mira dai vandali. Qualcuno è entrato in azione nella notte, rompendo la porta di ingresso dell’ex ufficio del capo stazione. Sono stati danneggiati tutti i vetri, quello del tabellone degli orari posto all’interno della sala d’attesa ma anche quello del monitor esterno che indica gli orari dei treni. Sul posto sono intervenuti i tecnici del personale di Rfi, per constatare e segnare tutti i danni per un immediato ripristino.
Ancora una volta sono state prese di mira le stazioni ferroviarie del paese in riva all’Adda: nei mesi scorsi quella di Pizzighettone era stata oggetto di un raid, ora quella maggiormente utilizzata dai pendolari che ogni giorno percorrono la tratta studio o lavoro. L’accaduto lascia l’amaro in bocca. Ad Rfi che provvederà a sporgere denuncia, al Comune che aveva fatto pressioni per riqualificare i locali, ai pendolari che usufruiscono della stazione e infine ai cittadini che ancora una volta devono fare i conti con l’inciviltà di pochi a danno dell’intera comunità. Il primo cittadino punta il dito contro l’ennesimo gesto di inciviltà e si augura anche che Rfi possa prendere contromisure utili a limitare sempre di più episodi come questo.
«Da amministratore, ma anche da cittadino e insegnante – dichiara il sindaco Luca Moggi – sono per la tolleranza zero. Dovremmo avere pene esemplari per chi viene sorpreso a danneggiare un patrimonio che alla fine è di tutti. Dopo quanto accaduto mi domando quali sono le modalità che consentirebbero di evitare tutti ciò. Forse si potrebbe creare un presidio. Rfi potrebbe, ad esempio, riadattare i locali sopra la stazione in un alloggio da dare in concessione oppure attivare un sistema di videosorveglianza. Il Comune ha una telecamera nei pressi della stazione, ma non può puntarla direttamente su questa zona».
Pochi mesi fa si erano verificati vandalismi nella stazione, quella volta di Pizzighettone, dopo il restyling di Rfi, che aveva ritinteggiato le pareti imbrattate, sostituito i serramenti rotti. La stazione ferroviaria di Pizzighettone, fra l’altro, da qualche anno è meta di turismo cinematografico e dunque le cattive condizioni in cui si trova attualmente possono rappresentare anche un brutto biglietto da visita.
Nel 2017, infatti, era stata scelta dal regista Luca Guadagnino, quale controfigura di quella di Clusone per girare una nota scena del film «Chiamami col tuo nome» (Oscar per la migliore sceneggiatura non originale nel 2018). Nella pellicola Oliver saluta Elio proprio a pochi passi dai binari pizzighettonesi e poi prende il treno per andare all'aeroporto di Linate e tornare negli Stati Uniti; Elio chiama la madre in lacrime e la attende per tornare a casa. Nelle scene, naturalmente, tutto era in ordine.
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