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Regionali, Roma ‘chiama’ Milano: «Un assessore a Cremona»

Partito il pressing dei parlamentari del territorio sia di maggioranza che di opposizione. Ma nonostante gli impegni, le speranze non sono molte: «Ci rispondono ‘vedremo’»

Massimo Schettino

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mschettino@laprovinciacr.it

16 Febbraio 2023 - 05:25

Regionali, Roma ‘chiama’ Milano: «Un assessore a Cremona»

Renato Ancorotti (FdI), Silvana Comaroli (Lega) e Carlo Cottarelli (Pd)

CREMONA - Non solo «tantissimo pressing», ma anche una rosa di nomi già consegnata dalla deputata della Lega Silvana Comaroli. La partita per ottenere un assessore nella nuova Giunta di Attilio Fontana è già cominciata e in campo sono scesi anche i parlamentari cremonesi. Insomma, Roma chiama Milano. Ma per ora, va detto subito, le risposte da Milano sono vaghe e le speranze sono già ridotte.

«Le interlocuzioni — sottolinea Comaroli — sono partite, noi insistiamo ma la risposta è: ‘Vedremo’. Chiaramente ora la partita all’interno della trattativa fra gli alleati del centrodestra. La persona proposta deve essere valida, questo è fondamentale, e noi abbiamo proposto una rosa di nomi. Vediamo cosa ci risponderanno. Noi il pressing lo stiamo facendo tantissimo, vogliamo che scatti una rappresentanza in Giunta per la nostra provincia. Il nostro territorio è piccolo e questo non ci favorisce, ma non ci scoraggiamo. Mi consola il fatto — aggiunge Comaroli — che abbiamo validissimi rappresentanti in Consiglio, in primis il nostro Filippo Bongiovanni che ha fatto tantissimo per Casalmaggiore e che farà benissimo anche in Regione per portare avanti le istanze del territorio».

Quanto al risultato elettorale, Comaroli spiega: «Mi ramarico innanzitutto per la scarsa affluenza. Quando le persone non vanno a votare, la politica deve porsi delle domande. Il risultato comunque è soddisfacente per il centrodestra. La rielezione di Fontana premia il valore della persona e conferma che da presidente ha amministrato bene la Regione nonostante la demonizzazione operata dagli avversari politici. Sono contentissima per il risultato della Lega, un riconoscimento del lavoro fatto in questi anni».


Sempre nel campo della maggioranza, il senatore cremasco Renato Ancorotti punta su un nome della società civile per rappresentare Cremona in Giunta. Alla presentazione della squadra dei candidati di Fratelli d’Italia, aveva annunciato: «Un cremonese in Giunta? In campagna premeremo per avere la massima rappresentanza, è il momento». E Marcello Ventura aveva aggiunto: «Se il risultato cremonese sarà buono faremo pressione per avere un rappresentante cremonese in Giunta, ce lo chiedono il territorio e le associazioni di categoria».

Spiega ora Ancorotti: «L’impegno c’è, ma non è facile portare a casa il risultato. La nostra provincia è piccola. Ma manteniamo la promessa e facciamo pressing. Stiamo parlando con le associazioni del territorio e le interlocuzioni sono avviate. Ci sono persone della società civile che hanno tutti i numeri per far parte della Giunta. Le idee le abbiamo, lasciamole maturare». Ancorotti spiega anche che se, invece, a diventare assessore fosse un consigliere, per la normativa lombarda questi dovrebbe sospendersi e lasciare il posto in Consiglio al primo dei non eletti.

Il presidente rieletto di Regione Lombardia Attilio Fontana

In pratica, se Ventura diventasse assessore, Stefano Foggetti verrebbe ripescato. Quanto al risultato elettorale, commenta: «Siamo molto contenti. I nostri concittadini vedono che il Governo agisce velocemente. Certo Giorgia meloni non può svolgere un programma di cinque anni in cinque mesi, non ha la bacchetta magica. La scarsa adesione al voto è una ferita per la politica, di destra come di sinistra. C’è un crescente disinteresse verso la politica e i 5 Stelle non hanno aiutato in questi anni. La politica deve tornare ad interessare i giovani e la scuola deve avere un ruolo in questo».


Anche dall’opposizione «faremo il possibile», spiega il senatore del Pd Carlo Cottarelli: «Ora però dipende da chi ha vinto le elezioni. Chi è in maggioranza ha la possibilità di giocare questa partita con maggiori possibilità. Una rappresentanza cremonese in Giunta sarebbe molto importante, potrebbe curare al meglio gli interessi della nostra provincia e porre rimedio ai noti problemi, trasporti in testa». Quanto al risultato elettorale, «andando divisi è difficile vincere. Sono state decisive le difficoltà con il Terzo polo. Una parte dell’astensionismo si può anche spiegare con la scarsa fiducia degli elettori di centrosinistra in un esito vincente. Se fossi stato io il candidato sarebbe andata diversamente? Non lo so, dico solo che forse, e sottolineo il forse, qualche possibilità in più ci sarebbe stata».

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