L'ANALISI
17 Ottobre 2022 - 17:34
Il lupo avvistato una decina di giorni fa nelle campagne di Ripalta Cremasca
SAN MICHELE - Se nel frattempo abbia perso il pelo, non sappiamo. Di sicuro non ha perso il vizio. Il vizio di circolare sul territorio comunale. Il lupo che una decina di giorni fa era stato visto nella campagna tra Bolzone e Cascine San Carlo è riapparso. Lo ha fatto ieri mattina, come racconta Nicolas Antolini che lo ha incrociato mentre andava al lavoro. «Erano le 7.55 e c’era un po’ di nebbia. Stavo andando al mio capannone che si trova nella zona industriale quando, all’improvviso, il lupo è saltato fuori dal campo e di corsa ha attraversato la strada. Ho cercato di seguirlo, poi sono sceso dall’auto e ho fischiato. L’animale si è prima fermato, ha voltato la testa verso di me, poi è scappato verso la cascina Caselle. In questo periodo di apertura della caccia, nelle nostre campagne c’è pieno di selvaggina: lepri e fagiani soprattutto».
Antolini, che ha avvisato immediatamente il sindaco Aries Bonazza, non ha dubbi che si sia trattato proprio di un lupo: «Sono certo al 100%. Aveva il pelo grigio chiaro. Per poco non lo investivo. È spuntato da dietro la chiesetta e l’ho visto all’ultimo momento. Non sapevo cosa fare e allora ho chiamato il sindaco». Che a sua volta ha avvertito i Carabinieri, giunti sul posto verso le 9. «È stata fatta una ricerca - spiega Bonazza - ma ovviamente l’animale era già scappato. È il seconda avvistamento sul territorio comunale in meno di due settimane. Riteniamo che si tratti del medesimo esemplare».
La notizia della presenza di un lupo nel territorio ripaltese, ma questa volta vicinissimo alle abitazioni, ha di nuovo fatto il giro del paese, suscitando, inutile dirlo, una certa apprensione nella popolazione. La strada che attraversa la piccola frazione è solitamente molto frequentata anche dai ciclisti, per via della pista protetta che la costeggia. Ora, dopo la segnalazione della presenza del lupo, c’è da credere che in molti preferiranno affrontare percorsi alternativi. Quel che è certo è che il lupo si muove e dunque la sua sagoma potrebbe essere avvistata ancora altrove.
Il lupo è una presenza fissa nel Cremasco. Lo scorso mese di giugno c’era stato un avvistamento sulla ex Paullese, nel territorio di Madignano, di fronte alla stazione di servizio Eni. Un grosso esemplare aveva attraversato la strada in mezzo alle auto, per poi infilarsi lungo la ciclabile che porta verso Crema e sparire tra la folta vegetazione del bosco naturale che costeggia la ex statale. Un mese prima, due esemplari adulti di lupi erano stati avvistati e filmati con uno smartphone nelle campagne tra Soresina e Annicco. Anche in quella occasione, la presenza era stata segnalata al comando dei carabinieri, che aveva allertato i colleghi specializzati nella fauna selvatica e condotto un sopralluogo nella zona, acquisendo la registrazione.
Nel dicembre del 2020, un esemplare era stato avvistato di notte addirittura a Crema, alle porte del popoloso quartiere di Ombriano, da una pattuglia dei Carabinieri. I fari dell’auto avevano illuminato l’animale che stava attraversando la strada. Gli stessi militari avevano faticato a credere ai loro occhi. Perché imbattersi in un esemplare di lupo in un quartiere cittadino non è esattamente consueto. La convinzione, tra gli esperti, è che nel nostro territorio esistano ormai delle colonie stanziali, i cui avvistamenti sono tutt’altro che infrequenti. La presenza di lupi mette in apprensione soprattutto gli allevatori. Secondo il sindaco e gli esperti «il lupo non considera gli esseri umani delle prede e non ne attacca».
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