L'ANALISI
12 Ottobre 2022 - 14:10
PIADENA DRIZZONA - Un aggregato di utenti che, tramite la volontaria adesione ad un soggetto di diritto autonomo, si pone l’obbiettivo di produrre, consumare e gestire l’energia elettrica rinnovabile. Questo è il modello di una “Comunità energetica rinnovabile” (Cer), ente no profit che la Diocesi di Cremona si è fatta carico di avviare. Tra i quattro progetti pilota che parteciperanno al bando “Alternative”, promosso dalla Fondazione Cariplo per il sostegno alla formazione delle Cer, c’è anche Piadena Drizzona, con soggetti promotori il Comune, la parrocchia e la cooperativa Il Gabbiano che gestisce la rsa "San Vincenzo" di Vho. Gli altri progetti riguardano Gussola, Sospiro e Soresina.
Del progetto piadenese, che prevede la realizzazione di 3 impianti fotovoltaici, si è parlato a Cascina Pontirolo, grazie all’ospitalità di Luana Capelletti e Claudio Griffini, nel corso di un incontro al quale hanno preso parte una quarantina di persone, tra cui il sindaco di Piadena Matteo Priori con il vicesindaco Luciano Di Cesare, il sindaco di Torre de’ Picenardi Mario Bazzani e quello di Solarolo Rainerio, Vittorio Ceresini, l’ex senatore Marco Pezzoni (Ds-l’Ulivo), l’esponente M5S Paola Tacchini e la consigliera di Casalmaggiore Annamaria Piccinelli.
A introdurre gli interventi dei relatori è stata Annunciata Camisani che, come richiamo verso un necessario cambiamento nei comportamenti per il rispetto dell’ambiente, ha citato “La ballata del vecchio marinaio” del poeta britannico Samuel Taylor Coleridge e il tema dell’uccisione dell’albatros, ricordando come «Dio perdona sempre, gli uomini qualche volta e la natura mai». Anna Lucia Maramotti, presidente di Italia Nostra, ha relazionato su «L’ambiente, il paesaggio, l’uomo», esprimendo compiacimento «perché stavolta si scende sul piano della concretezza. Questa è una svolta importante perché contrasta la difficoltà di accesso all’elettricità con qualcosa che ci regala la Terra». Un’altra testimonianza del fatto che «l’ambiente è connesso con l’uomo», e per questo bisogna rispettarlo.
Giuseppe Dasti, coordinatore del tavolo di lavoro ha spiegato cosa sono le Comunità energetiche spiegando che «i suoi obbiettivi sono ambientali, economici e anche sociali, perché questo sistema consente di aiutare chi soffre la povertà energetica. Una volta costituita la Cer, gli utenti consumatori di energia elettrica - detti consumer - e quelli che producono e consumano contemporaneamente energia nello stesso edificio-sito - detti prosumer - che aderiscono alla Cer e che sono allacciati alle stessa cabina elettrica primaria, possono condividere l’energia elettrica sia in prelievo sia in immissione. L’energia condivisa all’interno della Cer viene incentivata dallo Stato».
Alla Comunità energetica possono partecipare privati cittadini e famiglie, piccole e medie imprese, i Comuni, enti religiosi e parrocchie, enti del terzo settore e di protezione ambientale, enti di ricerca e formazione. «Ora - ha detto Dasti - avvieremo una fase di costituzione della Comunità energetica di Piadena Drizzona, alla quale arriveremo nel secondo semestre dell’anno prossimo. A primavera 2023 verrà effettuata una fase di informazione. Entro una decina di giorni sapremo se Fondazione Cariplo concederà un contributo». Di Cesare, al termine, ha detto che «l’iniziativa potrebbe fornire un aiuto importante e c’è da sperare che possa avere una valenza ampia». Il parroco don Antonio Pezzetti ha rimarcato l’importanza «di fare qualcosa di concreto per ridurre la povertà energetica delle famiglie fragili e per fortuna la Diocesi, grazie all’ingegner Dasti, è scesa in campo con un’attività di cui va colto anche l’aspetto educa». Camisani ha infine invitato tutti i politici a lavorare uniti per il bene della comunità.
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