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TRAFFICO FERROVIARIO

Donizetti, nuovi treni sulla Brescia-Cremona

Dopo il debutto di domenica 12 toccherà alla Cremona-Treviglio. I pendolari cremonesi e cremaschi soddisfatti a metà: «Servono anche sulla Milano»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

12 Giugno 2022 - 17:40

Donizetti, nuovi treni sulla Brescia-Cremona

CREMONA - Il debutto dei nuovi Donizetti, i treni monopiano con 263 posti a sedere: i primi due convogli circolano da oggi sulla linea che collega Bergamo e Brescia, capitali della Cultura 2023, e sulla Brescia-Cremona, con i primi arrivi in stazione, per altro sostanzialmente vuoti, alle 8.38 e alle 21.39. Gli ulteriori 13 arriveranno entro fine anno anche sulla Cremona-Treviglio e sulla Treviglio-Bergamo. Intanto i Donizetti voluti dalla Regione, presentati al deposito ferroviario di Fiorenza dal governatore regionale Attilio Fontana, dall’assessore ai Trasporti e Mobilità Claudia Maria Terzi, e dal presidente di Fnm Andrea Gibelli, con il presidente di Ferrovienord Fulvio Caradonna, l’amministratore delegato di Trenord e direttore generale di Fnm Marco Piuri, l’amministratore delegato di Alstom Italia e presidente e amministratore delegato Alstom Ferroviaria Michele Viale, soddisfano a metà i pendolari cremonesi.

Michele Viale, Marco Piuri, Attilio Fontana, Claudia Maria Terzi e Andrea Gibelli alla presentazione della nuova flotta Donizetti

«Il primo problema è che il nuovo materiale rotabile destinato da Regione al nostro territorio non interessa la Mantova-Cremona-Milano – sottolinea Matteo Casoni del comitato In orario –: sicuramente per le altre linee è una boccata d’ossigeno, soprattutto per la Brescia, dove molto spesso la composizione è di una vettura diesel (50 posti) e quindi oltre all’inquinamento atmosferico, insufficiente a portare le persone che viaggiano su quella tratta». La nota positiva dunque è che si concretizzano investimenti. I Donizetti sono convogli lunghi 84,2 metri, con 518 posti, di cui 263 a sedere. La velocità massima è di 160 chilometri orari. Sul fronte tecnologie e sicurezza, da segnalare, tra le altre dotazioni, la presenza di illuminazione led, Wi-fi, prese 220V e Usb, sistema informazione a passeggeri, telecamere interne, laterali e frontali.

Matteo Casoni (InOrario)

«Finalmente qualcosa di nuovo arriva: speriamo al più presto nuovi mezzi possano entrare anche sulla tratta Mantova-Cremona-Milano – conclude Casoni –, non per sostituire i Vivalto, ma quantomeno per dare rinforzo alla Cremona -Pavia attualmente fatta spesso con mezzi Diesel e per i treni locali che fanno le tratte Codogno-Cremona / Cremona-Piadena e Piadena-Mantova. In questo modo sarebbe anche possibile ripristinare le corse che attualmente, anche precedentemente al periodo Covid, sono sostituite con bus e che non danno regolarità di servizio».


Dal comitato pendolari cremaschi, coloro che utilizzano la linea Cremona-Treviglio per poi raggiungere Milano sperano che entro la fine di quest’anno si giunga finalmente alla conclusione di un’Odissea che va avanti dal 2015, quando venne ipotizzato il primo investimento sulla tratta cremasca. «Già allora ci erano stati promessi nuovi convogli che potessero migliorare una situazione deficitaria e forse ce l’abbiamo fatta. Va ricordato che questi treni sono ad alta frequentazione, ovvero con un numero di posti a sedere inferiore rispetto ad altre tipologie, quindi adatti a percorsi brevi, in cui anche se resti in piedi non ci sono grandi problemi. Ovviamente non è pensabile metterli sulle relazioni per Milano, dove il nostro parco rotabile resta vetusto».

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