L'ANALISI
18 Marzo 2022 - 05:05
RIPALTA CREMASCA - Un contributo di 560 mila euro per rifare le sponde della roggia Acquarossa lungo la pista ciclopedonale che da Ripalta Nuova conduce a Bolzone, in modo da renderle esteticamente più belle, più sicure, ma soprattutto a prova di nutrie. È quanto riceverà il Comune dai fondi del Pnrr riservati al dissesto idrogeologico. «Il nostro progetto – spiega il sindaco Aries Bonazza – prevede la messa in sicurezza dei due chilometri e mezzo di roggia che attraversa il nostro territorio e che costeggia la ciclopedonale interna, che è molto frequentata tutto l’anno da gente che corre, cammina e va in bicicletta». L’intervento sarà corposo e prevede la posa su ambo le sponde di una massicciata in pietrame e la ripiantumazione degli alberi destinati ad assicurare ombra a chi passeggia.
«L’obiettivo è duplice – prosegue il sindaco – mettere in sicurezza le sponde e migliorare il decoro e l’estetica di questo lungo tratto». La necessità di intervenire è diventata pressante da quando gli argini sono stati erosi dall’azione devastante delle nutrie. Considerato che la ciclabile corre per la maggior parte in aperta campagna, questi roditori abbondano. Scavando le loro tane, provocano il cedimento delle sponde, creando problemi di sicurezza. «L’alveo – afferma Bonazza – in certi punti si è allargato notevolmente. L’unico brevissimo tratto di massicciata presente è a Bolzone ed era stato realizzato anni fa dal consorzio Dunas. Ora, grazie ai fondi che arriveranno, potremo compiere un intervento completo e definitivo». Un esempio di quanto verrà realizzato lungo la ciclopedonale si trova in via Monsignor Severgnini, dove nei giorni scorsi il Comune ha effettuato a proprie spese un breve tratto di massicciata in un bocchello della roggia Alchina.
Il sindaco Aries Bonazza
«Anche qui – conclude il sindaco – la strada stava cedendo. Siamo dunque intervenuti per consolidare la sponda e al contempo abbiamo realizzato un parcheggio, concludendo l’intervento con l’asfaltatura». Per cercare di porre rimedio al problema nutrie, nei giorni scorsi Regione Lombardia ha approvato un progetto di legge sul contenimento e l’eradicazione di questo roditore. Quello delle nutrie è un problema particolarmente serio, trattandosi di una specie altamente infestante che sta causando danni incalcolabili, stimati in oltre 17 milioni di euro, sia alle aziende agricole che agli argini di rogge e fiumi. Si stima che la popolazione di questi roditori, presenti sul territorio lombardo, ammonti a due milioni di esemplari. La Lombardia è stata una delle prime regioni a dotarsi di una disciplina ad hoc, nel 2002, anticipando la necessità di contenere quest’animale così dannoso. Il nuovo progetto di legge approvato aggiorna e svecchia le precedenti normative, introducendo una maggiore flessibilità operativa.
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