L'ANALISI
22 Febbraio 2022 - 11:54
SPINO D'ADDA - Per ora il sogno di fare di Spino il paese delle cicogne deve essere accantonato. Il comitato «Ambiente e Benessere» ha ricevuto una risposta negativa dalla Regione in merito alla richiesta, inoltra un mese fa, di un sostegno all’iniziativa. In concreto avrebbe significato posizionare uno o più piloni su cui questi volatili avrebbero potuto fare il nido. Da due anni una coppia nidifica in paese, utilizzando una magnolia in un giardino privato in centro.
«Ci chiedevamo cosa sarebbe successo al ritorno delle cicogne migrate, abbiamo scritto in Regione e invitavamo il Comune ad attivarsi – spiegano dal comitato guidato da Vincenzo Mottola –: la risposta dell’assessore Galli è stata negativa: non ben identificabili «enti ambientali» devono occuparsi delle cicogne, non il Comune. Sapevamo anche noi che predisporre nidi non è fra i compiti istituzionali di un’amministrazione locale, ma credevamo che avere in paese più siti idonei avrebbe caratterizzato e contraddistinto Spino e, soprattutto, contribuito a realizzare quanto scritto a pagina uno del programma elettorale del sindaco Enzo Galbiati: «Creare le condizioni affinché un qualsiasi cittadino spinese possa affermare che val proprio la pena abitare a Spino». Le cicogne avrebbero senza alcun dubbio abbellito ed impreziosito il nostro territorio».
Dal comitato, non senza ironia e con evidente rammarico, fanno sapere anche che la cicogna che a breve farà ritorno, «si è un po’ dispiaciuta e ha rilasciato questa dichiarazione: «Non capisco», ci ha detto la cicogna trovando occupato il nido che la scorsa stagione l'aveva protetta. «Spino non vuole essere il paese delle cicogne? Eppure poco più di un mese fa la proposta aveva suscitato entusiasmo e interesse. Non siamo più gradite? Eppure siamo discrete, non occupiamo troppo spazio, quando passiamo in volo strappiamo dei sorrisi e regaliamo un attimo di serenità a grandi e piccini: cosa è successo all’idea di preparare un supporto per un secondo nido? Promettiamo di essere garbate e gentili, non litigheremo, non daremo disturbo. Va beh, pazienza. Vorrà dire che voleremo un po’ più in là, come l’uselìn de la coma re».
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