L'ANALISI
20 Ottobre 2021 - 06:00
CREMONA - L’impennata di test per la diagnosi del Covid, dovuta all’obbligo del Green pass per accedere ai luoghi di lavoro scattato venerdì, non sembra avere influito sui contagi accertati. Un dato registrato in tutta Italia e confermato anche a livello provinciale, dove effettivamente l’incremento dei tamponi (molecolari e antigenici) è stato rilevante: un +32% secondo le stime di Ats Val Padana, ma la percentuale sembra destinata a salire perché se alla fine della scorsa settimana parecchi lavoratori sono ricorsi a malattia e ferie per aggirare l’ostacolo – Cgil ha parlato di un incremento dell’assenteismo pari al 23% – ben presto si andrà a regime, con i reticenti al vaccino che dovranno abitualmente sottoporsi a tre tamponi settimanali.
Per il momento i numeri forniti da Ats dicono che nella settimana dal 4 al 10 ottobre, e dunque prima dell’entrata in vigore dell’obbligo del Green pass per i lavoratori, i tamponi effettuati in provincia di Cremona erano stati 12.911; nella settimana dall’11 al 17 sono saliti a 19.121. Se nel primo caso il picco era stato registrato lo scorso 9 ottobre, con 2.491 tamponi effettuati ad altrettanti cittadini cremonesi, nell’ultima settimana il ‘boom’ è stato comprensibilmente registrato proprio venerdì scorso: nel primissimo giorno di obbligo del certificato verde, sono stati 4.190 i cremonesi che si sono sottoposti al test.
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