L'ANALISI
01 Giugno 2021 - 06:44
CASTELVETRO - Era l’anima della località Ponticello, ne conosceva ogni angolo ed era praticamente impossibile non incontrarlo mentre si stava spostando in bicicletta nello spazio che va dal baracchino allo storico bar rivierasco. Giuseppe Orlandelli, per tutti semplicemente Pino, amava il fiume Po e sentiva il bisogno di vederlo ogni giorno. Se ne è andato a 92 anni e ora a piangere la sua morte, oltre a famigliari e amici, ci sono i tanti pescatori e barcaioli piacentini e cremonesi per i quali era diventato un punto di riferimento imprescindibile. Una guida. Oggi Pino sarebbe stato come di consueto ospite all’inaugurazione della spiaggia Ponticello Beach: dal 2016 era ‘bagnino ad honorem’, con tanto di maglietta fatta realizzare per lui dall’associazione che ha ideato lo spazio pubblico di Mezzano Chitantolo. E invece, alle 15, nella chiesa di Croce Santo Spirito, i castelvetresi lo saluteranno per l’ultima volta ringraziandolo per quanto ha fatto e lasciato al paese. «Ha sempre abitato vicino al fiume – lo ricordano le figlie Maria Rosa e Cristina –. Prima a Villa Virginia nei pressi del santuario, dove insieme alla famiglia curava quella che veniva chiamata ‘ortaia’ e vendeva la verdura. Poi in via Parigi, dove abitava ancora. Il Po era la sua vita e la sua passione: gli bastava mettere un bastoncino in acqua per saper dire di quanto sarebbe cresciuto e in quanto tempo. Del fiume, conosceva ogni segreto». Scherzando i castelvetresi lo chiamavano ‘barca bùsa’, ma anche ‘il sindaco di Mezzano’: lui sorrideva orgoglioso, rispondeva con qualche battuta in dialetto e raccontava senza sosta aneddoti e curiosità del vecchio Eridano.
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