L'ANALISI
22 Maggio 2021 - 06:36
CREMONA - Mentre si parla già di imminente ‘zona bianca’ e le famiglie iniziano a prenotare le vacanze estive, i dati sugli spostamenti forniti da Google restituiscono ancora un quadro di prudenza: i cremonesi continuano a prediligere i luoghi all’aperto (parchi e giardini in primis) e sono più restii a spostarsi sui mezzi pubblici o a frequentare attività al chiuso. Va premesso che ad incidere anche sull’ultimo report, datato 17 maggio, sono sicuramente le limitazioni ancora vigenti su bar e ristoranti. Che possono essere frequentati solo negli spazi aperti.
Vediamo così che rispetto al periodo di riferimento, ovvero gennaio-febbraio 2020 in epoca pre Covid, le presenze nei luoghi destinati al tempo libero sono calate del 17%. Per quanto riguarda l’uso dei mezzi pubblici il calo è invece dell’11% (in aprile era stato registrato un -50%) e la frequentazione dei luoghi di lavoro si assesta su un -7% legato probabilmente allo smartworking, che persiste soprattutto in molti uffici pubblici o nelle grandi aziende. Anche riguardo il lavoro, il record negativo era stato ad inizio aprile, con un crollo dell’80% rispetto al periodo pre Covid.
Aumentano invece le frequentazioni di negozi alimentari e farmacie (+4%) ed è abbastanza stabile la permanenza al domicilio (che da metà aprile al 17 maggio si è sostanzialmente assestata su un +4% rispetto al passato). Ma veniamo a parchi e giardini pubblici: i cremonesi trascorrono mediamente molto più tempo in queste aree rispetto al 2020, si parla di un +55%. E non si tratta di un dato legato solo ed unicamente alla bella stagione, perché già in febbraio e marzo era stato registrato un incremento notevole rispetto al periodo pre pandemia. Significa, dunque, che lockdown e limitazioni hanno fatto riscoprire davvero a molti il piacere delle passeggiate e del tempo libero in mezzo alla natura.
Più gente nelle aree verdi potrebbe volere dire più assembramenti e maggiori problemi, ma non sembra così a Cremona. «Io continuo a registrare un sostanziale rispetto delle regole da parte dei cittadini – spiega il comandante della Polizia locale, Pier Luigi Sforza –, soprattutto per quanto riguarda una di quelle più importanti: l’uso della mascherina. Anche in questo momento sono a Porta Venezia: sì c’è gente in giro, ma indossano tutti la mascherina. E questo avviene anche nei parchi, dove effettivamente le presenze sono aumentate. Ma ultimamente i controlli non sono legati tanto alle norme Covid, quanto al ritorno di problematiche pre Covid». E cioè mal frequentazioni o altre questioni di ordine pubblico che nulla hanno a che vedere con virus e contagi.
Va precisato che i grafici sono frutto di dati aggregati (e anonimi) provenienti dagli utenti che hanno attivato sui propri smartphone e nel proprio account Google l’impostazione ‘Cronologia delle posizioni’. «Miglioriamo costantemente i nostri rapporti in base alla chiusura e riapertura dei luoghi – puntualizza Google –. Abbiamo aggiornato la modalità di calcolo delle variazioni relative alle categorie Alimentari e farmacie, Retail e tempo libero, Stazioni trasporto pubblico e Parchi. I rapporti mostrano le tendenze nell’arco di diverse settimane, con i dati più recenti che risalgono a circa due o tre giorni giorni prima della data corrente, che è il tempo necessario per generare i rapporti. I dati inclusi nel calcolo dipendono dalle impostazioni degli utenti, dalla connettività e dal fatto che rispettino o meno la nostra soglia relativa alla privacy. Se non viene rispettata la soglia relativa alla privacy (ossia se per qualche luogo non disponiamo di dati sufficienti per garantire l’anonimato) la variazione relativa al giorno in questione non viene mostrata».
Fatta eccezione per le aree verdi, dove nel resto della Lombardia l’incremento di frequentazioni è stato inferiore rispetto a Cremona visto che si parla di un +42%, i dati regionali del 17 maggio sembrano essere in linea. Calati del 17% gli spostamenti verso aree retail e tempo libero, aumentati del 6% quelli verso negozi alimentari e farmacie, cresciute del 6% anche le presenze al domicilio. Da registrare, invece, un calo più consistente, e pari cioè al -29%, per quanto riguarda le presenze nelle stazioni del trasporto pubblico. Voce che tiene in considerazione anche gli aeroporti milanesi e che quindi è influenzata dalla evidente e inevitabile diminuzione dei voli e dei viaggi. Nelle prossime settimane, soprattutto se scatterà la ‘zona bianca’, anche questo dato potrebbe cambiare radicalmente.
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