L'ANALISI
20 Aprile 2021 - 06:28
CREMONA (20 aprile 2021) - La fuga in avanti di Mario Draghi rischia di lasciare indietro sia la scuola sia il trasporto pubblico. L’idea che dal 26 aprile la totalità degli studenti delle superiori torni in classe sta suscitando più di una perplessità. I dirigenti scolastici vorrebbero maggiore cautela e indicano nei trasporti il punto debole per la sicurezza dei ragazzi e della comunità scolastica. Massimo Dell’Acqua, nuovo direttore dell’agenzia del Trasporto Pubblico Locale per le province di Cremona e Mantova, afferma: «Non c’è ancora nulla di ufficiale e quindi le considerazioni che si possono fare sono solo su quanto riportato dai media — afferma —. Una cosa è certa: il ritorno a scuola della totalità dei ragazzi con l’utilizzo di pullman al 50% della loro capienza per rispettare le norme di distanziamento non possono convivere. Anche un bambino può arrivare a capire che per far sì che il trasporto possa mantenere gli standard di distanziamento e portare tutti gli studenti a destinazione ci vorrebbe il raddoppio dei mezzi su strada. L’unica soluzione percorribile è scaglionare gli ingressi degli studenti».
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