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CORONAVIRUS. LA SCUOLA

«Stati d’ansia e insicurezza. Nelle aule cresce il disagio»

Cattenati del Criaf: «Le problematiche relazionali fra i ragazzi interrogano docenti e famiglie»

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

10 Ottobre 2020 - 07:28

«Stati d’ansia e insicurezza. Nelle aule cresce il disagio»

CREMONA (10 ottobre 2020) -  Stati d’ansia nei casi più gravi, difficoltà a concentrarsi, distacco dal gruppo di amici e dalla famiglia, paura dell’altro: sono queste alcune delle problematiche che stanno emergendo nella scuola del dopo lockdown. A segnalare il crescente disagio nelle classi scolastiche è Paola Cattenati, responsabile del Centro Riabilitazione Infanzia Adolescenza e Famiglia che da vent’anni opera con azioni di consulenza e sportelli educativi nelle province di Brescia e Cremona. «I nostri sportelli telematici non si sono mai fermati durante il lockdown ed anche ora continuiamo a fornire opportunità di dialogo sia per i ragazzi che si rivolgono a noi che per i genitori e docenti — spiega Cattenati —. Il rientro a scuola sta facendo emergere una serie di problematiche relazionali che chiedono ai docenti e alle famiglie di avere la consapevolezza che non si può considerare il ritorno in aula come se nulla fosse accaduto. Abbiamo incontrato circa 300 docenti per attivare azioni e riflessioni sulla ripartenza». 

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