L'ANALISI
22 Agosto 2020 - 07:06
Alessandro Pasini con Sabrina Beccalli
CREMA (22 agosto 2020) - «Ha collaborato fornendo la sua versione dei fatti, che attendono di essere suffragati da indagini tecnico-scientifiche. Se ha confessato il delitto? No». L’avvocato Paolo Sperolini si ferma volutamente qui. Non aggiunge altro. Non entra nei particolari dell’interrogatorio di garanzia a cui ieri pomeriggio, nel carcere di Cremona, è stato sottoposto il 45enne Alessandro Pasini: è accusato di omicidio e distruzione di cadavere. Un’ora abbondante davanti al gip Giulia Masci che oggi deciderà se accogliere la richiesta di custodia cautelare della Procura: ha ricostruito quanto accaduto nella notte tra il 14 e 15 agosto, che ha segnato la scomparsa della 39enne Sabrina Beccalli, il cui corpo è stato cercato anche ieri, sempre senza esito. Non più però nel canale Vacchelli, come era avvenuto fino a giovedì, ma nella zona dove era stata abbandonata e poi data alle fiamme la Fiat Panda della donna. Non c’è stata alcuna confessione e di conseguenza il mistero rimane tale. Solo un’ammissione a quanto sembra, ovvero che abbia dato fuoco all’auto. «Le indagini — e sono ancora parole dell’avvocato- vanno avanti».
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