Altre notizie da questa sezione
Più letti
Esce il primo numero del quotidiano "La Voce del Po"
Santa Lucia bussa ormai alle porte
Blog
di luca puerari
A Teheran in piazza per mister Stramaccioni
di Nicola Arrigoni
Piazza Fontana, Lella Costa, Marx e le sardine
di Fabio Guerreschi
Watchout Festival, dall'hardcore alla psichedelia
MILANO
E’ stata la prima azienda a riconoscere il congedo matrimoniale retribuito ad un collaboratore che si è unito al suo compagno attraverso l’iscrizione al registro delle unioni civili di Milano. Per questo, lo scorso 7 dicembre, la Zeta Service guidata dalla cremasca Silvia Bolzoni è stata premiata dal sindaco meneghino Giuliano Pisapia con l’attestato di civica benemerenza. «Sono molto orgogliosa di quanto siamo riusciti a fare nel nostro piccolo, è stata un’azione naturale e dettata dal cuore» commenta Bolzoni, che ora accoglie con piacere l’istituzione del registro delle unioni civili nella sua città natale: «Non posso che essere felice di questa apertura — sottolinea Bolzoni —, si tratta prima di tutto di una questione di rispetto della persona. Spero che in un futuro prossimo molte altre aziende si muovano in questa direzione, a sigillo di una società giusta, equa e avanguardista».
24 Gennaio 2014
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Direttore responsabile: Marco Bencivenga
Commenti all'articolo
arcelli
2014/01/27 - 00:50
Da gay mi sembra una baracconata. Se d'ora in poi basta una dichiarazione d'intenti per ottenere benefici,credo che qualcuno abuserá e i gay non sono seri in questo. Lo dico non da omofobo,ma perché sono uno di loro
Rispondi
Chitto'
2014/01/25 - 17:42
Provo pena e disgusto. Non sono queste le conquiste sociali. Nemmeno gli antichi si sono mai sognati cose del genere
Rispondi
Lascia il tuo commento A discrezione della redazione il tuo commento potrá essere pubblicato sull´edizione cartacea del quotidiano.
Condividi le tue opinioni su La Provincia