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Calcio serie C: 'Io dirigente in serie C a soli 28 anni nella Pergolettese'

Bolis è in rampa di lancio e nei suoi sogni c'è di arrivare in America nella Mls

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

21 Settembre 2023 - 20:12

Calcio serie C: 'Io dirigente in serie C a soli 28 anni nella Pergolettese'

Gabriele Bolis e Cesare Fogliazza

CREMA - Imparare il più possibile, carpendo i segreti di chi ha esperienza. Con l’obiettivo di far carriera nel calcio come dirigente, partendo dalla preziosa scuola della Pergolettese. Gabriele Bolis, 28 anni, lodigiano di Orio Litta, un diploma di ragioniere nel cassetto e un esame per direttore sportivo superato il 3 luglio scorso a Coverciano con una tesi sul ‘Calcio business mondiale’, sta crescendo sotto l’ala di Cesare Fogliazza ormai da diversi anni. 'Ho iniziato nel 2017 come direttore sportivo di una società di Prima categoria del Lodigiano. Un anno dopo ero al Pergo, grazie alla conoscenza di Fogliazza. Da allora sono sempre rimasto qui, tranne la stagione 2020-21 trascorsa al Sassuolo, dove ho sviluppato il progetto Generazione S, premiato dall’Uefa, curando i rapporti con le società affiliate'.

Alla Pergolettese di cosa si occupa?
'Principalmente del mercato, insieme a Fogliazza e a Massimo Frassi. Durante il campionato, invece, mi dedico alla gestione e vedo incontri, non solo i nostri'.

Com’è la sua giornata tipo?
'Mi sveglio e guardo le partite che non ho visto in diretta. Poi vengo a Crema e mi metto al computer, dividendomi tra sede e campo. La sera guardo ancora calcio e a volte mi sveglio di notte per vedere la MLS League americana, che mi piace molto'.

In pratica non stacca mai.
'Di fatto no. Quest’estate ho fatto solo tre giorni di vacanza a Parigi'.

Cosa significa stare quasi tutto il giorno a fianco di Cesare Fogliazza?
'Imparare tanto, soprattutto a livello di rapporti. La sua forza sono le relazioni che intreccia con chiunque. Se non avesse legami di amicizia coi maggiori dirigenti calcistici, certi giocatori non verrebbero a Crema. Credo che a lui e a Anna Micheli la città debba molto. Meriterebbero la riconoscenza delle istituzioni, per aver fatto ripartire il calcio dopo un fallimento e per portarlo avanti da 12 stagioni'.

Cos’è la cosa principale che le ha insegnato?
'A non innamorarmi dei giocatori. La società deve venire sempre prima di tutto'.

Parliamo del mercato: come vi preparate?
'Per non sbagliare le scelte, bisogna conoscere i giocatori. Una società come la Pergolettese non può permettersi di commettere troppi errori, perché poi li paghi anche a livello economico. Partendo dal modulo, individuiamo quattro o cinque elementi per ciascun ruolo da coprire. Ovviamente, per ingaggio, devono essere alla nostra portata'.

E mercoledì sera, turno di campionato di serie C e di Champions League, che partita ha visto?
'Ho registrato il Benfica e mi sonio guardato Virtus Verona-Vicenza'.

Il Pergo di quest’anno è più o meno forte di quello della passata stagione?
'Abbiamo cercato di confermare il gruppo, ma sappiamo di aver perso anche giocatori importanti come Varas, Villa e Iori, ma anche giovani come Abiuso, che sono certo arriverà in serie A. Sostituirli tutti non è stato facile. A centrocampo abbiamo preso solo Felicioli come Over, insieme a due giovani. In avanti, invece, abbiamo investito su Piu, che speriamo di vedere presto in campo, e abbiamo preso due tra i migliori attaccanti della Primavera 1: Caccavo e Caia. Caccavo lo volevamo già a gennaio come vice Abiuso. Caia lo stavamo seguendo da tempo. La ricerca più problematica è stata quella dell’esterno sinistro'.

L’obiettivo della Pergolettese lo conosciamo. Il suo?
'Mi piacerebbe fare il mestiere del direttore sportivo. Come i calciatori sognano la serie A, anch’io sogno i massimi traguardi. Anche il calcio internazionale mi affascina, ma la crescita deve essere graduale e se mi muovo voglio andare in un posto dove mi sento bene. In Arabia Saudita? Ci andrei, ma preferirei gli Stati Uniti e la Mls. Ci sono squadre discrete, una nazionale più forte e migliori infrastrutture. Conoscere un mondo diverso sarebbe davvero bello'.

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