L'ANALISI
06 Novembre 2022 - 05:20
RIPALTA CREMASCA - L’istituto comprensivo Enrico Fermi, diretto da Francesco Terracina, ha istituito la prima scuola media a indirizzo sportivo di tutta la provincia. A illustrare la novità che partirà dal prossimo anno scolastico è il docente di educazione fisica Giacomo Andrico, che ha curato il progetto: «L’indirizzo sportivo riguarderà tutti e tre i plessi di scuola media, Ripalta, Credera e Montodine, ma avrà come punto principale la palestra di via Roma e il centro sportivo ripaltese. Si inizierà a settembre del 2023 con le classi prime e poi nel giro di tre anni si andrà a regime».
L’insegnante spiega come sarà articolato il corso: «Oltre alle 30 ore settimanali di lezione curricolari, chi aderirà al corso sportivo farà due pomeriggi da un’ora e mezza ciascuno provando varie discipline e avrà una materia in più e un voto in più in pagella. Le attività dureranno 25 settimane e saranno suddivise in cinque moduli. Gli sport saranno trattati dai docenti interni se ne hanno le competenze oppure da esperti esterni che si sono resi disponibili». Per il primo anno, le discipline sono già state scelte.
«Gli alunni faranno pallavolo e padel, grazie al Comune di Capergnanica che ci metterà a disposizione gratuitamente i propri due campi. Le lezioni di volley e di karate si terranno nella palestra di Ripalta; delle arti marziali si occuperanno gli istruttori del Moving club di Crema. Per l’arrampicata sportiva ci affideremo al Club alpino italiano e utilizzeremo la palestra di roccia di Crema. La parte relativa al calcio sarà affidata agli istruttori della Ripaltese sul loro campo sportivo. Per gli alunni di Montodine e Credera, i Comuni organizzeranno il trasporto. Il pranzo verrà consumato a Ripalta». L’istituto entrerà a far parte della Rete nazionale delle scuole per lo sport, che in Italia sono una trentina e che ogni anno organizzano scambi e tornei.
Andrico parla anche dei costi del progetto: «Per i ragazzi e le famiglie è totalmente gratuito. Le società sportive che hanno aderito metteranno a disposizione gratuitamente i loro istruttori e le loro strutture. Per i costi dei docenti abbiamo chiesto un contributo ai Comuni o utilizzeremo il fondo di istituto. Il corso è in via di riconoscimento da parte del ministero e in quel caso ci sarebbero delle risorse». La scelta degli sport varierà di anno in anno. «Non faremo degli allenamenti – conclude l’insegnante – ma didattica dello sport. L’iniziativa è utile per chi non pratica alcuna disciplina e per chi vorrebbe farlo ma non ha le risorse o l’opportunità». Gli istituti che attuano questo corso sono riuniti come detto in una Rete e hanno un proprio sito web (www.scuoleperlosport.it) sul quale pubblicano le loro iniziative e le attività che vengono svolte.
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