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20 Aprile 2021 - 06:54
CREMA (20 aprile 2021) - Un ritorno agli anni Ottanta-Novanta, un passo indietro che in realtà potrebbe significare farne due avanti: si fa sempre più concreta l’ipotesi che in città tornino a viaggiare le cosiddette «corrierine», in particolare lungo l’asse San Bernardino-Ombriano. A chi è un po’ più avanti con gli anni, il diminutivo riporta alla mente i pullman che facevano servizio cadenzato tra i vari quartieri di Crema, poi mandati in pensione dall’avvento del nuovo sistema Miobus a chiamata ovvero a prenotazione, ideato con l’idea di rispondere in maniera puntuale alle singole esigenze dell’utenza: il pulmino ti viene a prendere a casa e ti porta nella zona di fermata più prossima alla tua destinazione. Quattro i Miobus attivi ogni mattina in città, altrettanti il pomeriggio, fine settimana compresi. Il tutto sino all’ora di cena. Negli anni, però, il sistema ha dimostrato più di un difetto, a cominciare dalle prenotazioni via telefono non sempre facili, almeno a detta di chi lo utilizza, soprattutto se la richiesta arriva all’ultimo momento. Così si è fatta strada l’ipotesi di tornare ad almeno un servizio cadenzato, dunque con fermate prestabilite. La scelta del Comune è sui tavoli dell’agenzia del trasporto pubblico locale Cremona-Mantova, che appalta il servizio a livello provinciale, e di Autoguidovie, società che lo gestisce. L’attuale contratto in scadenza è stato prorogato, ma la giunta Bonaldi non ha dato l’ok a scatola chiusa. Sono state avanzate precise richieste: un ammodernamento della flotta dei Miobus, con mezzi sempre meno inquinanti, e, soprattutto, la possibilità di istituire una linea fissa tra i due principali e più popolosi quartieri della città: San Bernardino e Ombriano.
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