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CREMA. LA DENUNCIA
CREMA (1 marzo 2021) - Una «gestione» dei parcheggi quantomeno singolare quella denunciata da una «mamma campionessa di resilienza»: così si firma l’autrice nella lettera fatta avere al coordinatore del circolo cittadino di Fratelli d’Italia Giovanni De Grazia. Alla quale si aggiungono (arrivano da altra fonte) le lamentele sull’accattonaggio, molesto no, ma insistente sì, che si verifica soprattutto in centro storico. Aspetti, questi, che tornano ad occupare le cronache. Segno che sono rimasti irrisolti. «A parte tutti i problemi quotidiani — si legge nella missiva indirizzata al sindaco Stefania Bonaldi —, noi dobbiamo lottare anche per parcheggiare negli spazi riservati ai portatori di handicap. Credo sappia che spesso sono occupati da chi non ne ha diritto, soprattutto in piazza Aldo Moro. Più volte sono stata costretta a far spostare macchine non autorizzate, ma il colmo è stato raggiunto quando uno dei due parcheggiatori abusivi che operano in tale piazza hanno fatto parcheggiare una signora proprio nello spazio riservato. Peccato che dietro ci fossi io che l’ho prontamente intimata di spostare l’automobile. Non contento di ciò, il caro posteggiatore ha fatto parcheggiare la signora nello spazio riservato allo scarico merci. Non mi stupisce affatto che questi stranieri abbiano colto lo spirito dell’integrazione. In fondo hanno imparato da noi e dai nostri governanti (mai visto un vigile multare questi signori per esercizio abusivo della professione) come si vive in Italia. I disabili, poi, possono starsene a casa, o no?».
Prova sul campo nostra, fatta nei giorni scorsi. I parcheggiatori ci sono, chiedono la mancia, «gestiscono» la sosta, indicando lo stallo libero e - in alcuni casi - fanno effettivamente occupare in modo «abusivo» lo stallo riservato rassicurando e garantendo il proprietario dell’auto.
Da lì, da piazza Aldo Moro, al resto del centro storico. E qui si apre il capitolo dell’accattonaggio. Ci sono le postazioni preferite: sono incollati ai parcometri o vicino alle edicole. Va detto che la richiesta non è molesta, ma in alcuni casi insistente. In particolare nei confronti delle persone anziane.
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28 Febbraio 2021
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